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Ciclismo

Di corsa in Corso, poi festa belga: Giro del Veneto a Meurisse

Il Giro del Veneto sfila in corso Palladio, la storica competizione ha attirato la curiosità e il tifo del pubblico vicentino
Il Giro del Veneto sfila in corso Palladio, la storica competizione ha attirato la curiosità e il tifo del pubblico vicentino
Il Giro del Veneto sfila in corso Palladio, la storica competizione ha attirato la curiosità e il tifo del pubblico vicentino
Il Giro del Veneto sfila in corso Palladio, la storica competizione ha attirato la curiosità e il tifo del pubblico vicentino

•• Il Giro del Veneto torna in calendario e regala emozioni a piene mani. L’edizione della rinascita, organizzata da un pool trainato da Filippo Pozzato, è stata vinta dall’outsider Xandro Meurisse, ventinovenne belga della Alpecin Fenix, al suo quinto centro in carriera. Contro ogni previsione ha battuto Matteo Trentin in uno sprint fra fuggitivi, con il gruppo ormai alle calcagna. A condurlo c’era il padovano Alberto Dainese, terzo al traguardo. I Colli Euganei hanno compiuto la sfoltita finale, ma già sui Berici la corsa era entrata nel vivo. Il richiamo delle strade di casa è forte. Pochi chilometri dopo il via scattano in otto e fra loro i vicentini abbondano: Simone Bevilacqua (Vini Zabù) di Marostica, Matteo Zurlo (Zalf Fior) di Tezze sul Brenta, Marco Grendene (Beltrami Tre Colli) di Malo e Matteo Baseggio (General Store) di Romano d’Ezzelino vanno all’attacco assieme a Davide Bais (Eolo-Kometa), Luka Pajek (Hrinkow Advarics), Giacomo Garavaglia (Work Service Marchiol) e Niccolò Salvietti (Mgk Vis). C’è ancora tanta strada da fare e le salite abbondano: il gruppo dà corda. Alle porte di Vicenza il vantaggio supera i 3’40’’. Allo scoccare del chilometro 50 gli attaccanti sono a Monte Berico, dove il giovane Grendene ha l’onore di scollinare per primo fra gli applausi della sua gente. A tirare il gruppo sono l’Astana Premiertech di Lutsenko e la Uae Emirates di Trentin. Un destino beffardo vuole che a dare la caccia ai fuggitivi sia un corridore nato a Bassano, il passista dell’Astana Manuele Boaro. Meno 60 all’arrivo, lo scenario è quello dei Colli Euganei. Davanti restano in quattro: Bevilacqua, Zurlo, Bais e Garavaglia. Il loro margine si ridotto a un minuto. Si sale a Castelnuovo ed ecco un altro vicentino a dettare il passo: è l’ex campione del mondo Under 23 Samuele Battistella (Astana), di Rossano Veneto; intanto uno dei i favoriti, Elia Viviani (Cofidis) alza bandiera bianca. Arriva il Roccolo, Lutsenko (Astana) e Hirschi (Uae) si avvantaggiano. Lo svizzero si sdraia in un tornante, a fine discesa in tanti tornano sotto a Lutsenko. Quelli della Uae hanno il diavolo addosso: scatta Ulissi, poi Trentin, Poi Covi, poi a ancora Trentin, che prende il largo con Meurisse e Restrepo (Androni). A Trentin brucia ancora il secondo posto di lunedì all’Agostoni. Migliore dei vicentini Andrea Pasqualon (Intermarché), ottavo. Negli oltre cent’anni di storia del Giro del Veneto solo un altro belga era riuscito a spuntarla: il grande Roger De Vlaeminck, nel 1974. E la prima è andata. Il poker di corse firmato da Filippo Pozzato riprende domani con la Serenissima Gravel per professionisti, da Jesolo a Piazzola. Sabato la scena sarà tutta per i cicloamatori con la granfondo VenetoGo, infine domenica i professionisti si contenderanno la prima Veneto Classic, corsa creata da Filippo Pozzato con il sostegno della Regione per mostrare al mondo la bellezza del Veneto attraverso il grande ciclismo Ordine d’arrivo. 1. Xandro Meurisse (Alpecin-Fenix) km 168,8 in 3h54'11". 2. Matteo Trentin (UAE Team Emirates) s.t.. 3. Alberto Dainese (Italia) s.t. 4. Simone Consonni (Cofidis) s.t. 5. Alessandro Covi (UAE Team Emirates) s.t. . •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Eros Maccioni

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