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Nuoto

Ceccon dopo lo storico oro non è ancora sazio: «Punto sulla staffetta»

Doveva essere una giornata di riposo quella di ieri per Thomas Ceccon. E invece la quasi inattesa qualificazione del quartetto azzurro delle riserve nella batteria della staffetta 4x100 mista-mista ha costretto il ct della nazionale Cesare Butini a richiamare in acqua il campione vicentino per la finale. Così al posto di Michele Lamberti e Manuel Frigo sono stati schierati i due neo campioni del mondo azzurri. Il ventunenne vicentino nella prima frazione a dorso, Nicolò Martinenghi nella seconda rana. Le scorie del trionfo del giorno prima si fanno sentire e Ceccon chiude la sua frazione in 52"26, ben lontano dal suo fresco record del mondo, dietro lo statunitense Hunter Armstrong (52"14), medaglia di bronzo nella finale dei 100 dorso. Alla fine l'Italia è solo quinta in 3'41"67.E intanto tutti lo cercano, tutti lo vogliono per una foto o per un'intervista. Thomas Ceccon è uno dei grandi personaggi dei Mondiali in vasca lunga di Budapest. L'impresa pazzesca della finale dei 100 dorso ha consacrato il campione vicentino che è diventato all'improvviso un personaggio anche per il suo modo di vivere il suo momento di gloria. Un antidivo per eccellenza che però ha faticato a dormire la notte dopo il suo trionfo, con la medaglia d'oro dei 100 dorso sul comodino della sua stanza d'albergo e il record del mondo sui libri di storia. «È stata una nottata un po' difficile - racconta - soprattutto per l'adrenalina tutta da smaltire. Sono andato a letto tardi e non ho dormito molto».

Più difficile fare il record del mondo o rilasciare così tante interviste ?                                                                     «Le interviste sicuramente. Specie quelle dopo la gara. A un certo punto ero così stanco che mi sono dovuto sedere perchè stavo svenendo».

Chi ha salutato col dito dopo la vittoria ?                 «Pensavo di salutare i tifosi italiani, invece erano dall'altra parte. Ho cannato tutto».

La medaglia questa volta l'ha dedicata a se stesso.         «Si, perchè me la sono sudata lavorando duramente in questi mesi. Ovviamente quelli che mi sono vicino dalla mia famiglia ad Alberto (Burlina) sono tutti fondamentali per me. Senza di loro non sarei qui».

E i baffi?                                                                                «Li ho fatti crescere ai campionati italiani perché ero in camera con Manuel Frigo che li ha. Poi non li ho più tagliati e penso che li terrò. Male non mi hanno fatto».

Ora c'è un bel po' di attesa anche per i 50 dorso di venerdi.                                                                              «Io invece non mi aspetto molto. Non sono mai stato capace di nuotarli per cui l'unica cosa che posso dire è che spero di migliorarmi».

Fa sognare invece la staffetta 4x100 mista di sabato.       «Le premesse sono buone con me e Martinenghi che siamo in forma, dobbiamo vedere per il delfino e recuperare lo stile. Speriamo di fare una bella gara».                                         

Cosa cambia con questo oro e questo record del mondo?   «Per me niente. Sono esattamente quello di prima. Certo, aver fatto il record del mondo non è una cosa normale visto che prima di me in Italia c'erano riusciti solo quattro atleti e uno solo a livello maschile. Questo mi dà fiducia e ulteriore motivazione. Ma per il resto sono il Thomas di sempre».

Antonio Simeone

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