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Atletica

Bellò di notte cerca il pass per la semifinale degli 800

Elena Bellò a Tokyo sarà impegnata negli 800 metri
Elena Bellò a Tokyo sarà impegnata negli 800 metri
Elena Bellò a Tokyo sarà impegnata negli 800 metri
Elena Bellò a Tokyo sarà impegnata negli 800 metri

Sarà Elena Bellò la prima vicentina a scendere in pista a Tokyo. Gareggerà domani, sabato 30 luglio, nella prima giornata del programma dell’atletica, alle 9.55 locali (le 2.55 in Italia) nelle batterie degli 800 metri, dove si dovrà fin da subito correre forte per guadagnare l’accesso in semifinale. La ventiquattrenne mezzofondista di Villaverla è volata in Giappone venerdì scorso e ha soggiornato per alcuni giorni nel campus dell’università Waseda a Tokorozawa prima di raggiungere il Villaggio Olimpico. Si presenta con un primato di 2’00”44.

«Mi sono allenata bene nelle ultime settimane - racconta l’atleta delle Fiamme Azzurre - sia prima che dopo gli assoluti di Rovereto ho lavorato a Predazzo, dove il clima è più fresco, insieme al mio allenatore e a Vladimir Aceti, anche lui in gara a Tokyo. Mi sono concentrata solo sull’atletica. A casa le mie giornate sono sempre piene e ho concluso tutti gli esami dell’ultimo anno di giurisprudenza. Ho gareggiato in Francia correndo vicina al mio personale; speravo qualcosa meglio ma questo mi dà un ulteriore conferma di riuscire a correre con facilità intorno ai due minuti anche se la gara non è perfetta. L’obiettivo è centrare la semifinale e migliorare il mio primato». 

Nel ranking ben 24 atlete hanno corso sotto al minimo di 1’59”50, e in cinque intorno all’1’58. «Attendo la lista delle iscritte e poi valuterò la tattica da adottare in batteria. Non sarà un’impresa facile passare il turno. Molto dipenderà da che avversarie troverò. Mi trovo a mio agio a condurre la gara tenendo un ritmo sostenuto, evitando così strappi forti, farò così se nessuna prende l’iniziativa». 
Al primo appuntamento a cinque cerchi, l’emozione si farà sentire. «Al momento sono tranquilla, sono diventata brava a non farmi prendere dall’agitazione, mi preoccupa di più la situazione sanitaria e i contagi. Mi sono adattata bene al fuso. Allenarsi la mattina è pesante perché è davvero caldo e umido». 

La sua avventura in atletica è cominciata a 12 anni; gareggiava nei 60, nei 1000 e nel lungo con l’Atletica Dueville. A partire dalle categoria allieve ha partecipato ai maggiori appuntamenti internazionali giovanili: i Mondiali allievi a Donetsk, le Olimpiadi Giovanili di Nanchino, due edizione dei mondiali under 23 e nella categoria assoluta gli Europei di Berlino; quest’anno Europei indoor, Coppa Europa a squadre e ora i Giochi. Una crescita progressiva, per tappe.
«Non ho mai fatto grandi exploit - spiega - ma mi sono sempre migliorata. I risultati che ho ottenuto erano sempre più elevati rispetto a quelli prefissati. Ora vorrei scendere sotto i due minuti. Dagli allenamenti svolti lo valgo ma bisogna farlo in gara. La stagione andrà bene se si fa bene a Tokyo».

Nell’autunno 2020 la decisione di trasferirsi a Giussano per essere seguita da Alessandro Simonelli. «La scelta migliore che potessi fare. Non è stato semplice in quanto lui non è un allenatore professionista, di professione fa l’informatico, e avevo delle pressioni per la stagione indoor. Mi sono trovata bene con Massimo Pegoretti, ma avevo la sensazione di poter fare di più. Simonelli mi aveva detto che l’obiettivo era l’Olimpiade; io non ero così convinta di riuscirci fino a maggio. Ci siamo trovati subito bene, c’è stato feeling. Sono determinata e ambiziosa di carattere. Mi ha dimostrato molte attenzioni dicendomi che cosa andava migliorato». 

È sempre difficile trovare lepri negli allenamenti, fortunatamente Elena ce l’ha in casa: il fidanzato Mattia Moretti, ex ottocentista di livello, le ha dato una mano in alcuni lavori su pista. Proprio lui le aveva consigliato Simonelli, amico del suo tecnico. «Quest’anno si doveva costruire il ranking e ho iniziato a competere molto presto cercando di mantenere la condizione da maggio a settembre. Il picco dovrebbe arrivare qui a Tokyo. Non abbiamo pensato a rincorrere il minimo, poteva essere controproducente. Si gareggerà di mattina e si dovrà sin da subito correre forte. In allenamento ho simulato batteria e semifinale svolgendo dei lavori specifici negli stessi orari dei turni eliminatori. Nessun particolare va trascurato, ho chiesto anche un consulto con un nutrizionista per curare l’alimentazione e il sonno». 

Chiara Renso

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