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Rally

Battistolli, tragedia sfiorata in gara: ferito nello schianto

La Skoda Fabia di Alberto Battistolli e Simone Scattolini dopo l’incidente al Barum Czech Rally
La Skoda Fabia di Alberto Battistolli e Simone Scattolini dopo l’incidente al Barum Czech Rally
La Skoda Fabia di Alberto Battistolli e Simone Scattolini dopo l’incidente al Barum Czech Rally
La Skoda Fabia di Alberto Battistolli e Simone Scattolini dopo l’incidente al Barum Czech Rally

«Sembrava di correre sulla neve. Mai visto un fondo così difficile e scivoloso. La macchina partiva da tutte le parti. Quando poi s'è messo di mezzo l’aquaplaning è stato impossibile controllarla. La Skoda Fabia è schizzata via e nonostante i miei tentativi di frenata leggera s'è schiantata contro un albero finendo poi per incastrarsi su un cumulo di tronchi».

Terz’ultima prova del Barum Czech Rally, valido per il campionato europeo. Gara difficile e selettiva, con tratti cronometrati completamente diversi dai nostri. Non a caso a vincere, per la decima volta - la settima consecutiva - è stato il campione di casa, il quarantenne Jan Kopecky in coppia con Jan Hlousek, naturalmente su Fabia, che le strade della Repubblica Ceca conosce a menadito. Alberto Battistolli ha ancora negli occhi quegli attimi tremendi quando la vettura messagli a disposizione dalla Delta Rally di Cartigliano ha decollato. Il botto è stato violentissimo: scocca aperta come una scatoletta di latta, motore da una parte, ruote anteriori dall'altra. Pezzi di lamiera ovunque. Il pilota vicentino se l'è cavata a buon mercato. «Ho alcune microfratture a un perone e una frattura alla cartilagine della rotula. Dovrò usare le stampelle per una trentina di giorni - aggiunge - se non ci fosse stato l'albero chissà...». Il navigatore, Simone Scattolin, ricoverato precauzionalmente per una notte, ha riportato invece la frattura di una costola e l'incrinatura di un’altra oltre a un leggero trauma cranico.

I due stanno già pensando al rientro. Nel terzo weekend di ottobre andrà in scena l'ultima gara valida per il campionato continentale, il Rally di Catalunya, in Spagna. Vorrebbero esserci per chiudere una stagione di apprendistato che li ha portati a gareggiare in tutta Europa. L'esperienza accumulata, botto compreso, verrà utile il prossimo anno quando torneranno a dare l’assalto alla prestigiosa corona. In Catalogna si deciderà anche l'assegnazione dell’argento dopo che l’oro è stato conquistato in anticipo dagli spagnoli Efren Llarena e Sara Fernandez. Assente al Barum Simone Tempestini, i due iberici hanno avuto la via spianata ma una rovinosa uscita di strada, sempre a causa dell’aquaplaning, li ha costretti al ritiro quando ormai stavano già festeggiando il titolo senza pensare al cronometro. Sono finiti pure loro all’ospedale per i necessari controlli.
Sole, pioggia, vento, fango viscido hanno messo tutti gli equipaggi a durissima prova. Alla fine l’esperienza ha premiato Kopecky; dopo quasi due ore di gara solo 37”5 lo dividono in classifica da Mares-Bucha, secondi, bravi a tenere a meno di 2” gli austriaci Wagner- Winter sul terzo gradino del podio.

Primo degli italiani è stato Simone Campedelli, che ha lottato sul filo dei secondi con Alberto Battistolli per la settima piazza assoluta prima del “volo” fuori programma dell’equipaggio della scuderia Palladio. Sarà proprio Campedelli a giocarsi con Tempestini la piazza d'onore, Javier Pardo permettendo. Lo spagnolo deve recuperare tre punti, otto invece dividono Campedelli da Tempestini. Lotta apertissima e Battistolli potrebbe essere l’ago della bilancia. 

 

Roberto Cristiano Baggio

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