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La 26enne vicentina

Finalista per caso
La favola Pevarello
ai live di X Factor

Eva Pevarello, 26 anni, durante un’ esibizione a X-Factor
Eva Pevarello, 26 anni, durante un’ esibizione a X-Factor
Eva Pevarello, 26 anni, durante un’ esibizione a X-Factor
Eva Pevarello, 26 anni, durante un’ esibizione a X-Factor

THIENE. C'è mancato davvero poco perché la voce incantevole e l'anima potente di Eva Pevarello rimanessero esclusivo appannaggio di amici e parenti, anziché entrare nel cuore di un milione e mezzo di italiani e permetterle di diventare uno dei 12 finalisti di X Factor 10.

La carismatica 26enne tatuatrice thienese, che giovedì sera è riuscita a superare brillantemente la selezione finale delle Home Visit e ad aggiudicarsi uno dei tre posti nella categoria Over disponibili per i live show al via il 27 ottobre, non ci pensava proprio a partecipare al noto talent musicale.

Ad iscriverla è stata infatti un'amica, nonché collega del Sacrum Cor di Zanè, studio di tatuaggi dove Eva ha iniziato a lavorare dallo scorso gennaio, convinta che un talento come il suo meritasse di essere apprezzato da tutta Italia.

«Quando l'ho sentita cantare ho pensato: "quest'anno Eva deve per forza partecipare a X Factor"», spiega l'amica Elisa Dal Pero. «All'inizio ho tentato di iscriverla a sua insaputa, ma le domande del form erano troppo tecniche e personali. Così un po' alla volta ho buttato lì l'idea ad Eva, ricevendo sempre dei grandi no come risposta perché lei non ne voleva proprio sapere nulla. Ho insistito talmente tanto che alla fine sono riuscita a convincerla a fare almeno il video di presentazione, che abbiamo girato qui in studio e inviato al programma. Il resto ormai è storia».

Una storia partita da lontano, quando poco più che bambina Eva ha ricevuto in regalo una piccola chitarra, dono di papà Oscar, anch'egli musicista, che le ha trasmesso la passione per la musica e per i Pink Floyd, come lei stessa ha rivelato. La nonna invece le ha insegnato a suonare il pianoforte, mentre assieme al cugino Paolo Agostini, musicista e compositore, appena quindicenne ha cantato il brano finale del film documentario Così eravamo di Dennis Dellai.

«Fin da piccola Eva ha avuto una voce fuori dal comune - racconta Agostini - di una dolcezza e sincerità disarmante. Ricordo che verso i 18 anni aveva virato sul genere punk rock, un tipo di musica che in realtà non le è mai appartenuto. Quando infine si è avvicinata al soul, forse anche in seguito alla malattia che l'ha colpita un anno e mezzo fa, è emersa tutta la sua bravura e la sua sensibilità; una voce che ti spiazza, ti commuove e ti conquista».

E lei ha saputo conquistare, e commuovere, il suo giudice Manuel Agnelli ogni singola volta che si è esibita davanti a lui e al pubblico: alle audizioni con il suo inedito "Un'altra corsa", ai Bootcamp con il brano "Don't know why" di Norah Jones e infine giovedì sera alle Home Visit con “What is it about men” di Amy Winehouse.

«L'aspetto straordinario di Eva - afferma l'amica Albachiara - è che per lei non fa differenza cantare davanti agli amici o di fronte a un milione e mezzo di telespettatori. Credo che ad Agnelli sia piaciuta proprio questa sincerità e la generosità con cui sa regalare un pezzetto di sé agli altri».

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