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Intervista alla conduttrice vicentina

Elisa D'Ospina: «Quante barriere abbattute in 10 anni di “Detto, fatto"»

di Laura Guarducci
Elisa D’Ospina, 39 anni, vicentina, ha lasciato il programma “Detto, fatto”
Elisa D’Ospina, 39 anni, vicentina, ha lasciato il programma “Detto, fatto”
Elisa D’Ospina, 39 anni, vicentina, ha lasciato il programma “Detto, fatto”
Elisa D’Ospina, 39 anni, vicentina, ha lasciato il programma “Detto, fatto”

Dopo 10 anni intensi, i racconti di 500 storie di donne, la vicentina Elisa D’Ospina, 39 anni, lascia “Detto fatto” su Rai 2. Cosa ha portato nel programma in questi 10 anni?
Siamo stati i primi a parlare di body positivity e di modelle curvy. Abbiamo cercato di abbattere le barriere degli aggettivi. Negli ultimi 2-3 anni abbiamo anche parlato di cyber bullismo, di photo shop e di educazione all’immagine. Sono felicissima di questi 10 anni di percorso, è stato molto bello. Continuo a ricevere messaggi da tante persone che ci hanno seguite. 

Cosa le hanno insegnato Caterina Balivo e Bianca Guaccero, nell’ordine conduttrici del programma?

Sono grata ad entrambe. Caterina mi ha insegnato un mestiere. Bianca è una donna che, oltre ad essere un’artista a 360 gradi, sa ascoltare e lasciare gli spazi a ciascuno. 

Qual è il suo motto?

Vivi e lascia vivere.

Per cosa lotta?

Lotto per la libertà di essere se stessi, non essere giudicati né esteticamente né moralmente, attraverso le storie delle donne che ho portato in studio. 

Come va la sua esperienza a RTL?
La radio è una bella palestra. Sono in una trasmissione che mi permette di conoscere tante persone. Stare a contatto con molte persone mi fa bene.

Com’è stata la sua partecipazione ai David di Donatello di quest’anno?
È stata un’esperienza davvero emozionante. I protagonisti erano davvero felici di poter tornare dal vivo a calcare il red carpet e a partecipare ad una serata in presenza dopo 2 anni di stop. I precedenti David, infatti, si erano svoli da remoto. Essere tornati a teatro è stato davvero particolare. Ho avuto modo di intervistare tantissimi protagonisti, da Tornatore a alla Ferilli, da Agnelli a Scarpetta. Tornare a vedere sorridere le persone è stato bellissimo. Finalmente, senza mascherine all’aperto. Quindi c’era un’aria di novità per questo periodo storico. 

Progetti per il futuro?
Portare avanti tutto quello in cui ho creduto sinora nei social e in altri programmi televisivi se ci saranno. A cominciare dalla mia collezione di body e costumi fino alla taglia 60.  Una linea sartoriale dove ogni donna può personalizzare il suo capo. Una collezione che nasce dalla voglia di regalare sorrisi alle donne, proponendo modelli che esaltano la femminilità e la sensualità senza discriminare le taglie più morbide. È una produzione completamente Made in Italy, artigianale, nata dalla passione per la moda e dalla voglia di creare una linea inclusiva. Per il red carpet dei David di Donatello, ho indossato un body della mia collezione.

 

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