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Talent show

Sorpresa X Factor
Un altro vicentino
Bird ai boot camp

Michele Merlo alle selezioni di X Factor
Michele Merlo alle selezioni di X Factor
Michele Merlo alle selezioni di X Factor
Michele Merlo alle selezioni di X Factor

Lorenzo Parolin

ROSÀ

Colpo di scena a X Factor 10: sono due i vicentini chiamati a giocarsi l’ingresso in finale mettendo in mostra le loro voci ai bootcamp che daranno una nuova stretta al gruppo degli aspiranti vincitori. Accanto alla 26enne thienese Eva Pevarello, spunta a sorpresa il 23enne rosatese Michele Merlo. Nome d’arte “Mike Bird”, presentato come veneziano sul sito ufficiale di X-Factor, perché a Venezia ha la sua base artistica, in realtà è vicentino purosangue. Le radici  sono nel Bassanese, dove questo laureando in storia dell’arte che ama indie pop e soul alla B.B. King ha la famiglia e gli amici.

«Venezia, perché è un nome che tutto il mondo conosce – precisa –, e perché lì mi sento a casa. Ogni volta che posso, però, torno a Rosà, dove trovo le persone che mi hanno visto crescere». In particolare “quelli del motocross”, un gruppo di ventenni coetanei di Michele che hanno l’hobby delle due ruote. «Io tifo per loro quando gareggiano – spiega – loro tifano per me quando sono al microfono. Passioni diverse, ma riusciamo a incoraggiarci a vicenda».

E, se è facile immaginare giovedì prossimo amici e parenti incollati al televisore, con le dita incrociate davanti alle prove del bootcamp, Merlo “Mike Bird” spiega che X Factor per lui è una tappa di un percorso che si augura articolato.

«Ho cominciato da ragazzino a studiare chitarra – racconta – e dai 17 anni scrivo canzoni. Inizialmente le performance dal vivo erano limitate alla mia stanza, poi ho trovato il coraggio di esibirmi in pubblico».

Coraggio che, abbinato a un brano di cui è autore, “Lonely” gli è valso giovedì sera il sì del suo giudice, Arisa, che l’ha promosso ai boot camp senza neppure riascoltarlo, tanto gli era piaciuta la performance della sua prima esibizione.

«Nelle prossime settimane dovrebbe uscire il mio primo Ep – spiega – e, in questo senso la partecipazione a X Factor è stata un passaggio importante per la mia formazione». A partire, a quanto riferisce, dai ritmi concitati che obbligano a dare il meglio di sé in pochi minuti tenendo altissima la concetrazione. «È un aspetto particolare – ricorda – al quale quando componi o ti esibisci per gli amici non pensi. Lo show business, specie quello televisivo, ha i propri tempi e bisogna imparare in fretta. Abbiamo cercato di farlo, dalle selezioni di Milano, alle audizioni di Torino e oltre».

Tra una corsa e l’altra, con i colleghi  aspiranti finalisti di categoria under 25 c’è stato anche modo di condividere sogni e aspirazioni. «Eravamo nello stesso alloggio – chiude – tutti sostanzialmente coetanei, con la speranza di collocarci sulla mappa della musica che conta. Un po’ di sano cameratismo è stato naturale. E ci siamo pure divertiti, siamo giovani».

Prossimo scoglio da superare per Michele “Mike Bird” il boot camp di giovedì prossimo (diretta su Sky), per guadagnarsi una delle mitiche sei sedie per proseguire l’avventura e che permette di sognare di diventare una star della musica.

Lorenzo Parolin

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