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Il Festival

Sanremo: per l'Amadeus "ter" un cast da 280 dischi di platino

Iva Zanicchi, Massimo Ranieri, Gianni Morandi, ma anche Sangiovanni, Blanco insieme a Mahmood, Ana Mena, Rkomi. E Achille Lauro per il quarto anno consecutivo.«17 degli artisti in gara a #Sanremo2022 hanno ricevuto uno o più award di platino nella loro carriera dal 2010 in avanti. Complessivamente sono 280 i dischi di platino accumulati dal cast dei big del prossimo Festival». Il tweet di Enzo Mazza, ceo di Fimi, sintetizza la "potenza di fuoco" degli artisti che saliranno sul palco del prossimo festival (1-5 febbraio), annunciati ieri sera da Amadeus in diretta al Tg1. È dal 2010 che la Federazione dell’industria musicale ufficializza le certificazioni di vendita delle registrazioni musicali e il disco di platino premia le 50 mila copie vendute.

Mazza nota «un altro record» di Sanremo 2022: «Non credo di aver mai visto un cast con tre artisti che sono stati primi in classifica FIMI_IT e subito in gara al Festival», scrive sempre
su Twitter. Il riferimento è a Sangiovanni (17 dischi di platino), Rkomi (33 platini) e Blanco (27 platini), che saranno appunto in gara insieme con voci storiche della musica italiana come Gianni Morandi, Massimo Ranieri, Iva Zanicchi, o a presenze consolidate come Noemi, Emma, Elisa, Giusy Ferreri, Fabrizio Moro.
«È un cast molto vicino all’andamento del mercato, ai gusti del pubblico che consuma musica», commenta il ceo di Fimi. «In un anno molto particolare, si conferma la capacità attrattiva di Sanremo per gli artisti: si spiega così un insieme di presenze molto forti».

 

I cantanti in gara. Il totonomi aveva già svelato che sul palco dell’Ariston sarebbe tornata Elisa, vincitrice nel 2001 con Luce (Tramonti a nord est). Ma non è l’unica ad avere trionfato al festival: c’è anche Fabrizio Moro, che trionfò nel 2018 con Ermal Meta e il brano Non mi avete fatto niente, Massimo Ranieri, nel 1988 con Perdere l’amore, Gianni Morandi, nel 1987 assieme a Umberto Tozzi e Enrico Ruggeri con Si può dare di più. Morandi il festival lo conosce molto bene anche per averlo presentato nel 2012, l’anno in cui vinse Emma con Non è l’inferno, anche lei tra i 22 Big. Tra chi ha trionfato anche Mahmood (nel 2019 con Soldi) che si presenta con Blanco. Iva Zanicchi, che ha addirittura dalla sua tre vittorie (1967, 1969, 1974), torna dopo 12 anni all’Ariston.

Corposa la pattuglia dei giovani chiamati in Riviera: Sangiovanni (in arrivo dall’ultimo Amici e re delle classifiche estive con Malibu), Aka 7even (anche lui in quota Amici), Rkomi
(il suo Taxi Driver è stato l’album tra i più streammati dell’anno). Irama, che l’anno scorso fu costretto a esibizioni «da remoto» a causa di un contatto con un positivo, ritenta. Hanno
all’attivo numerose partecipazioni anche Noemi e Giusy Ferreri. Ce l’ha fatta anche la spagnola Ana Mena, che con Rocco Hunt ha scalato le classifiche italiane e spagnole.

Tra i nomi annunciati anche i cantautori Michele Bravi, Giovanni Truppi, il cantautorapper Dargen D’Amico e Highsnob e HU, rapper il primo, artista a tutto tondo la seconda, già passata per Sanremo Giovani l’anno scorso. Tra i nomi blasonati anche quello di Rettore insieme alla
giovane Ditonellapiega, Molto limitata, quest’anno la quota band: solo Le Vibrazioni e La Rappresentante di Lista, dopo l’ottima prova dell’anno scorso, hanno staccato il pass per l’Ariston.

 

I Giovani. A questi 22 si andranno ad aggiungere altri due artisti in arrivo tra i 12 finalisti di Sanremo Giovani (Bais, Martina Beltrami, Destro, Esseho, Littamè, Oli?, Matteo Romano, Samia, Senza Cri, Tananai, Vittoria e Yuman).

 

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