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La cantautrice vicentina

Lamante sul palco dell'Arena di Verona. «Rock-sister dei Negramaro»

La 24enne di Schio è stata scelta da Sangiorgi e compagni per aprire i tre concerti veronesi. «Non capivo più niente, poi gli applausi»
Lamante con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro
Lamante con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro
Lamante con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro
Lamante con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro

«Quando è partito il primo applauso, ho sentito arrivare una colonna di suono. Da lì in poi ho capito che era tutto vero». Così Giorgia Pietribiasi, in arte Lamante, cantautrice di Schio, descrive l'emozione di suonare all'Arena di Verona, di fronte a 15 mila spettatori. L'artista scledense, 24 anni, è stata chiamata dai Negramaro ad aprire i loro tre concerti nell'anfiteatro romano; dopo essersi esibita venerdì, ha suonato ieri sera e stasera (domenica 24 settembre) tornerà sul palco per la serata finale. Un'esibizione scarna, solo con voce e chitarra.

«Quella di andare da sola è stata una scelta artistica», continua la cantautrice. «Una scelta spietata, suonando così non hai protezione, ma ne sono stata felice: sono abituata ad esibirmi con la mia band ed era la prima volta dopo molto tempo che mi esibivo solo con voce e chitarra. È stato quasi un ritorno alle origini. C'è stato comunque un gioco di squadra, in quanto i miei musicisti erano tra il pubblico, quindi avevo alcuni volti familiari di fronte a me».

Lamante ha eseguito i brani "Come volevi essere" e "Rossetto", più gli inediti "Ebano" e "Annamaria". «Ho scelto quattro pezzi che potessero presentare tutte le sfaccettature del mio progetto, da quella più intima a quella più ritmica, fino a quella più arrabbiata», continua. L'emozione, in ogni caso, è stata forte. «Sono una persona molto analitica e avevo chiesto consigli a chi era salito su quel palco prima di me. Nei quindici minuti prima di uscire ero nel panico totale, ma Giuliano (Sangiorgi, il cantante dei Negramaro, ndr) è venuto da me in camerino e mi ha tranquillizzato, mi ha detto che se ero lì, c'era un motivo. Finito il primo pezzo non ho capito cosa avevo fatto, ho avuto un momento di totale assenza, poi c'è stata una risposta del pubblico eccezionale. Anche alla fine, quando sono uscita dall'Arena, c'è stata gente che è venuta da me, mi ha riconosciuto, si è complimentata».

L'amicizia con i Negramaro è nata recentemente. «Il mio produttore, Taketo Gohara, è stato anche il loro produttore; il bassista dei Negramaro gli aveva chiesto su cosa stesse lavorando», racconta Giorgia. «Taketo gli ha spedito il mio album, che uscirà il prossimo anno. Anche Giuliano ha sentito il disco, gli è piaciuto molto; così mi ha invitato a pranzo e mi ha chiesto se volevo aprire i loro concerti all'Arena. Mi hanno soprannominato la loro "rock sister"».

Gli impegni non si fermano qui, per Lamante; oltre a un concerto a Vicenza, il 14 ottobre, a novembre uscirà il singolo che precederà l'album di debutto, in uscita nel 2024, registrato alle Officine Meccaniche di Mauro Pagani, a Milano.

Matteo Carollo

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