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Ispirato al rapimento Celadon

In manette a Schio l’attore Fabio Testi. Ma è il set del film "800 giorni"

Molti i passanti curiosi e attratti soprattutto dalla presenza di Fabio Testi, noto attore veronese (Foto)
Molti i passanti curiosi e attratti soprattutto dalla presenza di Fabio Testi, noto attore veronese (Foto)
Molti i passanti curiosi e attratti soprattutto dalla presenza di Fabio Testi, noto attore veronese (Foto)
Molti i passanti curiosi e attratti soprattutto dalla presenza di Fabio Testi, noto attore veronese (Foto)

Ciak... si gira! Ieri, domenica 30 gennaio, il centro di Schio si è trasformato, per qualche ora, in un vero e proprio set cinematografico con telecamere, fonici, regista, attori e comparse. Dalle 7 alle 14 le ex scuole di via Marconi si sono trasformate nel palazzo di giustizia per una delle scene clou del film del regista vicentino Dennis Dellai, "800 giorni", con Fabio Testi e Francesca Tizzano protagonisti della giornata. Un salto nel passato assieme alla troupe di Progetto Cinema Alto Vicentino che ha ambientato alcune scene del film liberamente ispirato al più lungo rapimento della storia italiana, quello di Carlo Celadon rimasto nelle mani della 'ndrangheta per 831 giorni. Una storia in cui gli sceneggiatori si sono concessi licenze narrative.

Un fatto di cronaca che si è consumata tra il 1988 e il 1990 e che ha tenuto tutto il Vicentino, e non solo, col fiato sospeso, ma che, a distanza di oltre 30 anni, risulta sconosciuto a molti, specialmente alle nuove generazioni. Carlo Celadon, che oggi ha 53 anni, venne rapito il 25 gennaio 1988 nella villa di Arzignano in cui abitava con la famiglia. Fu tenuto prigioniero in Aspromonte per 831 giorni e liberato, dietro pagamento di un ingente riscatto, il 2 maggio 1990. Ieri in campo una trentina di comparse tra carabinieri e giornaliste che hanno tentato di intervistare gli arrestati all'uscita dal "palazzo di giustizia".

Molti i passanti curiosi e attratti soprattutto dalla presenza di Fabio Testi, noto attore veronese, ma anche dalla gazzella dell'auto dei carabinieri che a tutta velocità sfrecciava, a sirene spiegate, dalle ex scuole verso piazza Statuto per la scena conclusiva della partecipazione dell'attore. «È stato interessante - ha commentato Testi nel dietro le quinte - interpretare un vecchio malavitoso viziato, con una vita vissuta all'ombra dei fuorilegge. Tutti pensano che i film si girino solo a Roma o Milano, ma qui ho trovato una troupe veramente professionale e con volontà nella perfezione delle riprese. Un'esperienza sicuramente positiva».

Un'uscita dal palazzo di giustizia, per un arresto assieme all'attrice sorrentina emergente Francesca Tizzano: questa la scena principale della giornata. «Il mio personaggio è quello di una ragazza apparentemente normale con una vita regolare, ma che a un certo punto cade nella tentazione e in un giro molto pericoloso - ha raccontato Tizzano -. Ci sono state scene molto stimolanti e è emozionante interpretare un ruolo che nella vita normale non mi rappresenta».

Nessun intoppo, quindi, per una ripresa baciata da una bella giornata di sole invernale. Le riprese non si fermano: proseguono con la troupe che ha già previsto di spostarsi per procedere con il prossimo ciak. «Il Covid ci ha rallentato, siamo al 45% invece del 70 - spiega il regista Dennis Dellai -. Questo è il momento per riprendere a pieno ritmo. Ci concentreremo sulle riprese che riguardano il sequestro e la prigionia del rapito. Ora è il momento della ricostruzione dei covi dove era stato tenuto prigioniero». Il film è una libera interpretazione della vicenda e l'ipotesi di uscita è nel 2023.

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