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Spettacoli

Il naufragio di Querini diventa un’opera lirica

La prima dell'opera, di produzione norvegese, è stata presentata in anteprima assoluta all’Arsenale di Venezia.
Il naufragio di Querini diventa un'opera

Un viaggio a ritroso dalla Norvegia a Venezia. La storia del patrizio veneziano Pietro Querini, del suo naufragio alla Lofoten e della rotta del baccalà da Sandrigo, è diventata un’opera lirica di produzione norvegese che è stata presentata in anteprima assoluta all’Arsenale di Venezia.

Nella culla della marineria della Serenissima è andata in scena “Querini Opera”, spettacolo che ha proiettato i visitatori in un viaggio attraverso i secoli, per ripercorrere il naufragio del nobile e della sua ciurma a Røst, nelle Isole Lofoten, nel gennaio del 1432. Una storia che parla dell’incontro tra due culture diverse, dove al centro c’è uno degli alimenti diventati simbolo del viaggio di Querini, del Veneto e dell’Italia intera: il baccalà.

Responsabile del progetto “Querini Opera” a Venezia è Hildegunn Pettersen, la quale - sin dal 2012 - ha lavorato con passione per garantire che il progetto raggiungesse un palcoscenico internazionale. La musica è composta da Henning Sommerro, mentre il libretto è scritto da Ragnar Olsen.

La colonna sonora spazia tra opera classica e canto gregoriano, folk norvegese e musica contemporanea - in un alternarsi di lingue: i personaggi italiani si esibiscono in italiano, gli abitanti delle Lofoten cantano nel loro dialetto e Skarven (il cormorano), uccello marino mitologico nonché voce narrante, in inglese. Tutto ciò rafforza il concetto della comprensione reciproca legata alla musica, che non necessita del ricorso alle parole.

Sul palco costruito ad hoc all’Arsenale sfila un cast di circa 100 elementi, tra cantanti d’opera, cantanti professionisti, voci bianche e molti volontari provenienti da Røst.

 

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