<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
L'intervista

Elisa: «Il mio canto libero per un pianeta più green»

Una ragazzina inquieta, determinata, innamorata della musica, della scrittura, del tempo che passa e non passa, dei sogni che toccano terra e diventano realtà. Elisa Toffoli, classe 1977, triestina, universalmente nota come Elisa, voce raffinata e potente, radici nel blues e nel rock anni '70, dopo una gavetta che l’ha portata a fare tante cose, inclusa la sciampista nel negozio di parrucchiera della madre, in pochi anni ha conquistato le platee di tutta Europa. Nel 2001, con il brano “Luce”, vince il Festival di Sanremo. Di qui in avanti è tutto un crescendo. “L’anima vola”, “Gli ostacoli del cuore”, “Un filo di seta negli abissi”, “A modo tuo”, “Eppure sentire”, “No hero”, “O forse sei tu” (piazza d’onore all’ultimo Sanremo) sono solo alcune delle hit con cui ha scalato classifiche e vinto premi come se piovesse.
Quarantaquattro dischi di platino, nove dischi d’oro, quasi sei milioni di copie vendute in mezzo mondo non hanno affatto placato la sua voglia di cantare, sperimentare, giocare, ridere, emozionarsi insieme alle platee oceaniche che affollano ogni suo concerto.
Autrice, musicista, produttrice, un’energia pazzesca, la necessità di provarsi sempre in nuove avventure, incluso lo skateboard al chiaro di luna, a fine maggio è partita dall’Arena di Verona con il nuovo tour - “Back to the future/Ritorno al futuro” – decisa ad attraversare l’intera Penisola. Venti regioni, trenta date, un solo tir (lo spettacolo deve essere meno impattante possibile, perché la tutela dell’ambiente è per lei irrinunciabile) l’artista friulana approderà a Bassano, prima tappa ufficiale dopo l’appuntamento veronese, martedì 28 giugno alle 21.30. 
Il concerto, organizzato da “Due Punti Eventi” in collaborazione con il Comune, si svolgerà nel Parco Ragazzi del ’99, dove già da lunedì sarà attivo un vero e proprio villaggio della sostenibilità. 
Nonostante i molti impegni e la necessità di ritagliarsi un piccolo spazio nel quale ritemprarsi, Elisa ha alla fine ha accettato di scambiare con noi qualche battuta.
Sarà un tour di musica, parole, emozioni e grande amore per il pianeta Terra. Come nasce questo intreccio fra musica e ambiente?
Si tratta sicuramente del progetto più ambizioso che abbia mai realizzato. Ho sempre avuto un forte legame con la natura. Fin da piccola fissavo il cielo e mi perdevo nei suoi colori. Negli anni Novanta si è iniziato a parlare di surriscaldamento globale e ho subito capito che sarebbe diventato il tema dei temi, quello che maggiormente avrebbe condizionato il nostro futuro. Oggi per me sarebbe impossibile voltarmi dall’altra parte, non accendere una luce, per quanto piccola, su un problema così importante.
Qual è dunque il “filo di seta” che attraversa “Back to The Future Tour 2022”?
Più che un filo di seta, lo definirei un filo green. Non si tratterà infatti solo di un appuntamento musicale, ma di una sorta di festival itinerante molto attento alla sostenibilità. In questi nostri concerti abbiamo abolito la plastica, il merchandising è ecocompatibile e la scenografia ecosostenibile. Un modo diverso di fare musica e abitare il pianeta. 
Lo spettacolo mette insieme alcune delle più belle canzoni del suo repertorio con alcuni brani dell’ultimo CD, “Back to the Future”. Un ritorno al futuro che guarda al passato cercando un punto di equilibrio nel presente?
L’equilibrio è sempre una faccenda complicata. Sicuramente l’idea è di tornare alla bellezza del passato sognando il futuro. Alcuni fan mi hanno scritto che le canzoni di questo ultimo album regalano energia, forza, entusiasmo. Ne sono davvero felice. Volevo creare una fonte di positività in un periodo obiettivamente complicato.
Lei ama molto le collaborazioni con altri colleghi. Perché?
Le collaborazioni portano sempre delle sorprese. Spesso ci si ritrova a fare un tipo di musica che assume sfumature impreviste. C’è lo stimolo a uscire dal tuo mondo per addentrarti in territori che da sola non avresti forse attraversato e conosciuto. Una sensazione bellissima. 
Lei canta, suona, cucina, coltiva l’orto, dipinge, scrive canzoni, corre sullo skate alle tre di notte. Dove trova tanta energia?
Nel fare quello che mi piace. Quando entrano in campo la curiosità, l’interesse, il desiderio di provarsi in qualcosa di nuovo, l’energia arriva sempre.
Per Elisa la musica è
Un’attrazione fatale che oggi ha il profumo leggero della libertà.

Maurizia Veladiano

Suggerimenti