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Schermi & visioni

Una notte con Rohmer, Taiwan e Louise Brooks

La mia notte con Maud
Éric Rohmer (1969)
Avviso ai naviganti numero due: su Mubi sono ancora disponibili i «Sei racconti morali» di Éric Rohmer, uno di quei momenti della storia del cinema che è giusto rivivere di tanto in tanto. «La fornaia di Monceau», «La carriera di Suzanne», «La collezionista», «Il ginocchio di Claire», «L’amore il pomeriggio», che ci eravamo permessi di consigliarvi un paio di settimane fa, e «La mia notte con Maude», terzo della serie, uscito nel 1969 e nostra raccomandazione della settimana. L’ultimo girato in bianco e nero prima del passaggio al colore, ma sempre con la splendida fotografia del catalano Néstor Almendros, la parabola sul desiderio di «Ma nuit chez Maud» non riuscì a vincere l’Oscar per il miglior film straniero, che quell’anno andò a «Z» di Costa-Gavras, ma fece conoscere il nome di Rohmer a livello globale. Eros e filosofia, dialoghi perfetti, personaggi memorabili. Voto: 9.

I WeirDO
Liao Ming-yi (2020)
Avere delle buone idee è sempre meglio che avere tanti soldi. Certo, l’ideale sarebbe avere delle buone idee e tanti soldi, ma questo, anche quando si parla di cinema, non è il migliore dei mondi possibili. Comunque, il punto è che «I WeirDo», uno dei film più adorabili visti grazie al Far East di Udine, si può vedere anche su Prime (basta iscriversi al nuovo Far East Channel con sette giorni di prova gratuita). Il regista si chiama Liao Ming-yi, viene da Taiwan e il film l’ha girato tutto con uno smartphone. La storia è quella di Po-ching e Cheng Ching, alle prese con una quotidianità pesantemente condizionata da forme parecchio invadenti di misofobia e disturbo ossessivo compulsivo. Incontrarsi cambierà le loro vite, trasformando le loro piccole avventure ai margini di Taipei in una parabola universale sull’amore. Si ride, si piange. Voto: 8.

Il vaso di Pandora
Georg Wilhelm Pabst (1929)
Appassionati di cinema muto e fan adoranti della più divina tra le divine, Louise Brooks, la notizia è di quelle che cambiano il corso di una giornata: l’inglese Eureka! ha rispolverato, restaurato e pubblicato in un lussuoso cofanetto l’edizione in Blu-ray dell’immortale «Il vaso di Pandora» di Pabst. Siamo dalle parti del mito, con uno dei film che hanno contribuito a rendere eterna la femme fatale con il caschetto Lulu, ex fioraia disposta a tutto per scalare la piramide sociale. Un padre deforme, un marito padrone che trascina all’altare con l’inganno, un amante imbranato, la vita dissoluta prima a bordo di una nave e poi in una mansarda a Londra. Una Bella Baxter altrettanto disinibita e infantile che Pabst getta in pasto a una storia cupa, sordida e tragica, che si conclude con l’inevitabile dramma. Bianco e nero magistrale. Voto: 8.
Luca Canini

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