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Schermi & Visioni

Negli abissi della Calabria, il Brasile e Wong Kar-wai

Il buco
Michelangelo Frammartino (2021)
La stagione d’oro del milionario «C’è ancora domani» e del nominato «Io capitano», beffato nella notte degli Oscar dal premiatissimo «The Zone of Interest», con i vari «La chimera», «Palazzina Laf» e «Cento domeniche» nella parte delle vestali di lusso, ha spinto molti a parlare di ritorno del cinema italiano di qualità. In realtà il cinema italiano non se n’era mai andato, grazie a una serie di autori che il cinema italiano di qualità lo fanno da anni senza farcelo pesare troppo. Un esempio? Michelangelo Frammartino, passato da Venezia nel 2021 con «Il buco», film splendido che Rai Movie tiene in catalogo e che potete dunque vedere con un semplice clic. Il racconto è quello della spedizione speleologica che nel 1961 arrivò a toccare il fondo dell’Abisso del Bifurto, nel Pollino, un poema visivo di toccante e antropologica bellezza che si muove tra natura e storia. Voto: 8.5.

Cidade Pássaro
Matias Mariani (2020)
A portarlo in Italia ci ha pensato la solita Mubi, che da qualche giorno ha deciso di metterlo a disposizione anche da questo lato delle Alpi; a spingerlo sotto i riflettori invece è stato il passaggio dalle parti di Berlino, nel 2020, con abbondante contorno di applausi. Meritati sì e no dal brasiliano «Shine Your Eyes» (questo il titolo scelto per la distribuzione), che ha più di una carta vincente nascosta nella manica. A partire dall’ambientazione, una San Paolo tentacolare e multietnica, nella quale tornano a incrociarsi le strade di Amadi e Ikenna: il primo partito dalla Nigeria alla ricerca del fratello, il secondo inghiottito da un sinistro vuoto di notizie e sparito nel nulla dopo essersi lasciato alle spalle una lunga scia di menzogne. Una caccia all’uomo alla maniera di Hitchcock che poco alla volta sterza verso la fantascienza. Voto: 6.5.

The Grandmaster
Wong Kar-wai (2013)
Di nuovo a disposizione in streaming, in versione restaurata e in lingua originale: MYmovies ONE torna ad accendere i fari sull’opera di Wong Kar-wai, il profeta della seconda new wave di Hong Kong. La scelta, come sempre, fatela voi: i giovanili «As Tears Go By» e «Days of Being Wild»; i capolavori della maturità «Chungking Express», «Fallen Angels», «Happy Together» e «In the Mood for Love»; le opere del tardo classicismo «2046» e «Un bacio romantico». Oppure, se volete uscire dal seminato, visto che manca come sempre il controverso «Ashes of Time», ancora prigioniero di infinite dispute sui diritti, tuffatevi a capofitto sul fascino kung fu di «The Grandmaster», la vita del mitico maestro Ip Man, che tra gli allievi ebbe anche un certo Bruce Lee, dipinta alla Wong Kar-wai. Un euro al mese per un anno: fatevi sotto. Voto: 7.5.

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