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LA RECENSIONE

«Mon crime», oltre il giallo. Il solito, impeccabile Ozon

Il regista francese sulle tracce di Lubitsch e Cukor
Nadia Tereszkiewicz e Rebecca Marder, protagoniste di «Mon crime»
Nadia Tereszkiewicz e Rebecca Marder, protagoniste di «Mon crime»
Nadia Tereszkiewicz e Rebecca Marder, protagoniste di «Mon crime»
Nadia Tereszkiewicz e Rebecca Marder, protagoniste di «Mon crime»

Nel suo ultimo «Mon crime - La colpevole sono io» il prolifico François Ozon parla dei suoi due temi preferiti, il cinema e le donne; parla, sì, ma in codice, dietro le quinte, oltre una messa in scena di impeccabile, assoluta teatralità. «Mon crime» è la libera rivisitazione dell’omonima, brillante commedia teatrale del 1934. E cosa c’è di meglio per rievocare il teatro boulevardier dei favolosi Trenta se non il cinema? Per la precisione un cinema che guarda alle commedie di Lubitsch e Cukor e, mentre lascia che la cornice «gialla» si dissolva poco a poco nella strepitosa recitazione di magnifici attori e attrici - in primis Isabelle Huppert, protagonista di una fulminante comparsata -, distilla pillole di velenosissimo humour.

Il veleno è riservato all’arroganza e al maschilismo, imperante allora (come oggi?) in tutti gli strati sociali, ma qualche goccia cade anche sui comportamenti femminili quando si colorano di mistificazione e disinvoltura eccessive. Il divano c’è: è quello di un produttore teatrale onnipotente e donnaiolo dal quale si reca Madeleine Verdier (Nadia Tereszkiewicz), giovane attrice con la speranza di essere scritturata. Madeleine non ottiene nulla, anzi deve scappare dalle grinfie del produttore, il quale il giorno dopo è ritrovato ucciso da un colpo di pistola. Madeleine viene incriminata. Protesta la sua innocenza inutilmente ma, quando si accorge che la stampa potrebbe farla diventare un personaggio, si confessa colpevole. Processo. Difesa assicurata dalla sua compagna di stanza Pauline (Rebecca Marder), avvocatessa disoccupata. Condanna lieve. Prigione e poi celebrità e ruoli che le piovono addosso. Fino a quando sorge la celebre attrice Odette Chaumette (Huppert). Anche lei vuole la sua parte!•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Fausto Bona

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