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SCHERMI & VISIONI

Il «cowboy» Ryan O’Neal in un noir a tutta velocità

Grazie a Mubi torna disponibile «The Driver» di Walter Hill
Ryan O'Neal, protagonista di «The Driver» di Walter Hill
Ryan O'Neal, protagonista di «The Driver» di Walter Hill
Ryan O'Neal, protagonista di «The Driver» di Walter Hill
Ryan O'Neal, protagonista di «The Driver» di Walter Hill

«C’era solo gente con dei problemi nei film degli anni Settanta». Parola di Quentin Tarantino, massima autorità planetaria in ambito noir, crime e dintorni. Non fa eccezione «The Driver» di Walter Hill, restaurato di recente e distribuito da Mubi nei giorni in cui si fa un gran parlare del signor «Pulp Fiction» e del bellissimo «Cinema Speculation» (correte in libreria se non l’avete ancora letto). Protagonista Ryan O’Neal, un autista della mala tanto taciturno quanto misterioso (a metterle insieme saranno forse un centinaio le battute in un’ora e mezza abbondante); un cowboy desperado in fuga da non si sa bene cosa e in aperto conflitto con uno dei poliziotti più odiosi e stronzi della storia del cinema (Bruce Dern).

A completare il triangolo Isabelle Adjani, femme poco fatale che a dire il vero non convince troppo. Poco male, comunque, perché l’omaggio di Walter Hill al maestro Jean-Pierre Melville - e al capolavoro «Le Samouraï» - funziona anche senza fronzoli (il regista manco si spreca a dirci il nome dei personaggi). Asciutto, austero, nervoso, cinico, con alcuni dei migliori inseguimenti mai girati: un film strepitoso. Lu.Ca.

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