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Schermi & visioni

Dal Giappone via Netflix, una lezione di tenerezza

Call Me Chihiro
Rikiya Imaizumi, 2023
Call Me Chihiro Rikiya Imaizumi, 2023
Call Me Chihiro
Rikiya Imaizumi, 2023
Call Me Chihiro Rikiya Imaizumi, 2023

Non arriva molto cinema giapponese dalle nostre parti e quindi è un bene che Netflix abbia deciso di distribuire anche in Italia, l’ultima provincia dell’impero dell’immaginario globale, «Call Me Chihiro» di Rikiya Imaizumi. Che magari non sarà un capolavoro e nemmeno un grandissimo film, ma di sicuro è una salutare boccata di aria fresca rispetto al piattume trito e ritrito di un mainstream occidentale sempre più sfiatato. Una storia di solitudini che si incontrano e di emarginati che fanno squadra per tirare avanti come meglio possono in un mondo che non sempre è stato dalla loro parte. A guidarli, attraverso i piccoli dolori e le grandi delusioni, una giovane ex prostituta che ha deciso di camminare sulla corda tesa della vita facendo finta che sotto non ci sia il vuoto che tutti prima o poi siamo costretti ad affrontare. Un film dolce e delicato, che si prende tutto il tempo che ci vuole per farci sentire un po’ meno soli. Che la protagonista poi decida di farsi chiamare Chihiro, il vero nome di Sen in «La città incantata» del maestro Miyazaki, è un motivo in più per dargli un’occasione. Incantevole.

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