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SCHERMI & VISIONI

«Black Knight», la distopia coreana secondo Netflix

Sei stiracchiato per il nuovo fenomeno sci-fi che arriva dall'estremo Oriente
Kim Woo-bin, protagonista della serie coreana «Black Knight»
Kim Woo-bin, protagonista della serie coreana «Black Knight»
Kim Woo-bin, protagonista della serie coreana «Black Knight»
Kim Woo-bin, protagonista della serie coreana «Black Knight»

Se di tanto in tanto vi capita di buttare un occhio alla Top 10 di Netflix, di sicuro l’avrete notata fare capolino ai piani alti: «Black Knight» si candida a diventare una delle serie coreane di punta della stagione 2023. Sei episodi da una quarantina di minuti per un viaggio ai confini della distopia che ci teletrasporta nel 2071, con Seoul ridotta a un cumulo di dune sabbiose da un meteorite gigante. Quel che resta dell’umanità - il 99% della popolazione mondiale è stato spazzato via dall’apocalisse venuta dallo spazio profondo - si arrangia come può all’interno di una società rigidamente divisa per caste: al vertice i pochi eletti, alla base un popolo di miserabili; soggiogato da una potente organizzazione che detiene il monopolio dell’ossigeno, indispensabile per sopravvivere nel nuovo clima impazzito. Siamo dalle parti di Conan e di Mad Max, con gli eroi di turno, nelle vesti di autotrasportatori dal grilletto facile, impegnati nella lotta con i cattivissimi. Divertente se non ci si aspetta troppo e se si mastica sci-fi, con un’abbondante dose di «Squid Game» a mo’ di rinforzino di mascettiana memoria. Nulla di memorabile, insomma. Voto: 6. Lu.Ca.

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