<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il personaggio

Cadere volare, un album-verità. Sangiovanni: «Ne sono uscito con la terapia»

Sangiovanni
Sangiovanni
Sangiovanni
Sangiovanni

Da nuova promessa della musica italiana, a giovane cantante adulto e maturo. Tra successi clamorosi e momenti difficili causati da una fama improvvisa. Cresce a vista d'occhio Sangiovanni, nome d'arte di Giovanni Pietro Damian, 19enne artista vicentino originario di Grumolo delle Abbadesse. Dopo gli importanti traguardi raggiunti ad Amici 2020 e durante l'ultima edizione del Festival di Sanremo, il cantante pop urban è pronto a scalare nuovamente le classifiche musicali con il suo primo album “Cadere volare”, uscito il 7 aprile scorso e anticipato dai singoli “Farfalle” e “Cielo dammi la luna”. Il nuovo disco rappresenta per Sangio una prova di maturità. Con Cadere volare, l'ex allievo della scuola di Maria De Filippi “alza l'asticella”, presentando un lavoro musicale più impegnativo e profondo rispetto al precedente ep omonimo. Nei testi dei brani, il 19enne di Grumolo si racconta, affrontando tematiche personali e dilemmi interiori, non rinunciando però al suo stile leggero e spensierato. Dodici canzoni che vedono come produttori nomi del calibro di Zef, Takagi e Ketra, e del vicentino Bias, con alcuni dei video musicali girati proprio nella sua città, come “Parolacce” che ritrae Sangiovanni mentre passeggia di fronte al santuario di Monte Berico. Basta un primo ascolto del nuovo disco, per capire che il ragazzo di Grumolo delle Abbadesse sta imparando a convivere con il travolgente successo ottenuto in così poco tempo. Un successo fatto di luci e ombre, che gli permette di fare quello che ama, ma che al tempo stesso l'ha catapultato in una realtà impegnativa, dove la pressione e le aspettative non mancano. «È stato tutto enorme, anche le aspettative. Ansie, problemi e paranoie che la musica faceva svanire, sono tornate», ha confessato Sangiovanni nei giorni scorsi, al programma televisivo “Le iene”. L'artista ha cantato Farfalle, esibendo il suo nuovo look, con i capelli rasati quasi a zero, prima del monologo dove ha raccontato che «la soluzione era diventata il problema e mi è crollato tutto addosso, mi ha fatto cadere. E un’altra volta ho dovuto chiedere aiuto e cercare qualcuno che mi tendesse una mano. Sono andato in terapia, ho pagato qualcuno per ascoltarmi. Non una madre, un padre o una fidanzata, ma qualcuno a cui puoi dire tutto senza il rischio di ferirlo, che non ti giudica, che sta lì per aiutarti a stare bene. Raccontarsi non è facile, può essere doloroso. Ma la terapia è come la palestra, devi farla spesso e sentire la fatica, il sudore, i muscoli indolenziti. E anche se sono un privilegiato, se sono fortunato, se faccio ciò che mi piace, so che ci saranno comunque momenti in cui soffrirò. Ho solo smesso di vergognarmene. Chiedere aiuto non è una sofferenza, ma una forza». Sangiovanni tornerà a esibirsi nel Vicentino durante il suo tour estivo, il prossimo 7 agosto, ad Asiago, in piazza Carli alle 21, in occasione della rassegna di musica e spettacolo “Asiago live”, firmata da Due Punti Eventi.

Suggerimenti