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Agli albori del punk made in Vicenza Il ritorno dei Melt!

di Marco Billo
A sinistra Matteo Carollo e i componenti della band in una recente immagine durante un concertoLa formazione dei Melt dei primi anni ’90,  rarità punk in provincia
A sinistra Matteo Carollo e i componenti della band in una recente immagine durante un concertoLa formazione dei Melt dei primi anni ’90, rarità punk in provincia
A sinistra Matteo Carollo e i componenti della band in una recente immagine durante un concertoLa formazione dei Melt dei primi anni ’90,  rarità punk in provincia
A sinistra Matteo Carollo e i componenti della band in una recente immagine durante un concertoLa formazione dei Melt dei primi anni ’90, rarità punk in provincia

Marco Billo LUGO La storia del punk vicentino si sta per arricchire di un nuovo capitolo: dopo 19 anni tornerà a suonare dal vivo la prima formazione de I Melt, quella fondata nel 1992 dal bassista Matteo “Teo” Carollo e dal cantante e chitarrista Vincenzo “Vince” Fiorentino con alla batteria Gianluca “Gian” Dal Bianco. Si esibiranno domani in occasione della due giorni di musica live organizzata nel Groove di Lugo per la chiusura del locale (che riaprirà prossimamente in altro luogo). «È considerata la prima formazione: originariamente c'era anche Enrico Teno Cappozzo alla chitarra, uscito dal gruppo dopo poco tempo e poi rientrato nel 2000. Il nome Melt, infatti, non è altro che l'unione delle iniziali dei nostri nomi (Matteo, Enzo per Vincenzo, Luca per Gianluca e Teno)», racconta Teo Carollo. «Dopo tanto tempo abbiamo deciso suonare ancora una volta i brani dei nostri primi tre dischi, un self-titled registrato da Seby e Mendez dei Derozer nel '95, l'autoprodotto “Bravi ragazzi” del '97 e “Sempre più distanti”, pubblicato nel 1999 dalla K.O.B. Records dei Los Fastidios. Sono gli album più punk, quelli della prima formazione poi cambiata nel 2000, della ribellione adolescenziale di un gruppo di quindicenni, delle giornate spensierate, della scoperta dei Ramones e dei Sex Pistols. Erano anni in cui giravano pochissimi gruppi punk vicentini, forse solo i Derozer e noi, dalla profondissima provincia». I componenti della band, infatti, sono tutti originari di Lugo. «Domani suoneremo al Groove che si trova a circa 500 metri sia dall'edificio che ospitava un circolo Arci a Calvene dove nel maggio del '93 abbiamo fatto il nostro primo concerto, sia dalla sala prove che avevamo in via Tripoli, la nostra “B House” come la chiamavamo e dove andavamo a suonare ogni giorno dopo la scuola». La festa di chiusura del locale di via Martiri della Libertà sarà dunque un tuffo nel passato per chi ha vissuto e ricorda la prima scena punk vicentina, ma anche l'occasione di ascoltare i live di altri dieci gruppi e la selezione musicale di cinque dj. Il fitto programma dell'evento, intitolato “The Closing Parade”, inizierà alle 21 di oggi con il concerto de Lo Strano Frutto, progetto cantautorale proprio di Teno Cappozzo, seguito dai Plasmaphobika, dal post hardcore dei Fago e dalla black wave di Alberto Almas. Chiuderà il rock'n'roll garage dei The Devils. Domani i concerti inizieranno alle 20: in scena i giovani Freez, i Pyjamarama (con Carollo e il secondo batterista dei Melt, Diego Bonetto) e il rock psichedelico dei Mother Island. La serata terminerà seguendo il ritmo punk'n'roll dei Diplomatics, le melodie powerpop dei Miss Chain & The Broken Heels e, infine, con Teo, Vince e Gian ancora una volta assieme sullo stesso palco. Ingresso gratuito. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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