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“Scortegagna Srl” chiude l'attività I debiti pari a 4,7 milioni di euro

COGOLLO. La ditta metalmeccanica a fronte di un fatturato di 2,4 milioni nel 2011 ha accusato perdite per 3,4 milioni
Sono 22 i dipendenti messi in cassa integrazione speciale
Lo stabilimento della ditta Scortegagna Srl. FOTO CISCATO
Lo stabilimento della ditta Scortegagna Srl. FOTO CISCATO
Lo stabilimento della ditta Scortegagna Srl. FOTO CISCATO
Lo stabilimento della ditta Scortegagna Srl. FOTO CISCATO

Un'altra azienda chiude i cancelli nella vallata dell'Astico. Ad aggravare la situazione occupazionale del territorio, dopo le crisi di due colossi storici come la Filivivi di Piovene Rocchette e la Bella Zoilo di Cogollo del Cengio, si aggiunge il tracollo finanziario della ditta cogollese “Costruzioni Meccaniche Scortegagna Srl” con sede in via dell'Artigianato. Una realtà operante nel settore metalmeccanico con produzioni di segatrici e foratrici industriali, che l'anno scorso aveva festeggiato il 50° anniversario. Da settembre, in seguito alla messa in liquidazione dell'azienda decisa a giugno dal titolare Mariano Scortegangna di 41 anni, i 22 dipendenti sono entrati in cassa integrazione straordinaria. Si tratta principalmente di uomini oltre i 40 anni, quindi in una fascia d'età difficilmente ricollocabile. Una condizione non certo rosea che per loro peggiora considerando lo stato di sofferenza economica accumulata già nei mesi precedenti. «É da febbraio che quasi tutti i lavoratori non percepiscono lo stipendio - spiega il sindacalista Michele Gregolin della Fiom Cgil -, inoltre l'ammontare dei crediti verso l'azienda aumenta se si aggiungono le ferie e le liquidazioni. Qualche acconto è stato versato, ma si tratta di poca cosa. Da parte nostra, dopo il percorso attivato con cassa integrazione ordinaria e poi in deroga, a settembre ci siamo occupati di quella straordinaria, per la quale l'iter è già stato avviato e anche in Provincia sono già stati richiesti gli acconti. Per quanto riguarda la situazione creditoria nei confronti dei dipendenti, abbiamo fatto pressioni sull'azienda affinché presentasse un concordato in tribunale, cosa che è stata fatta, ma visti i tempi della giustizia potrebbero volerci mesi prima di arrivare ad una conclusione». Al 31 dicembre 2011 l'azienda ha registrato una perdita d'esercizio di 3,4 milioni di euro. I debiti complessivi ammontano invece a 4,7 milioni di euro, a fronte di un fatturato di 2,4 milioni. La principale voce debitoria è con le banche per 2 milioni. Sul fronte dell'attivo il capannone e il terreno sono stimati in 4,8 milioni di euro, ma in fase di realizzo alla luce del mercato immobiliare si deprezza del 50 per cento. «Tra i dipendenti aleggia la preoccupazione - aggiunge Gregolin - anche perché l'azienda era sempre stata solida e stimata per i suoi prodotti di alta qualità. Pare che la proprietà abbia deciso un cambio di rotta, puntando su mercati molto diversi, quelli dei magazzini automatizzati. Una mossa che però non è andata affatto bene». Da altre fonti sindacali è emerso, inoltre, che attualmente Mariano Scortegagna risulta comproprietario al 50%, insieme a Chiara Tomasi, di una nuova società operante nel medesimo settore industriale denominata “Stemma Srl”, ubicata a Isola Vicentina in via Pasubio, di cui risulta amministratore con Stefano Tomasi. La chiusura della “Costruzioni Meccaniche Scortegangna Srl” si inserisce in un contesto già molto delicato, che vede in gravi difficoltà numerose famiglie della vallata dell'Astico. I 22 cassaintegrati della ditta vanno infatti ad aggiungersi ai 127 della Filivivi di Piovene Rocchette, ex Lanerossi, e ai 60 della cogollese Bella Zoilo, industria alimentare, che ancora oggi non sanno cosa aspettarsi per il loro futuro lavorativo.

Silvia Dal Ceredo

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