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Renzi: «L'Imu in cambio delle quote latte»

L'INTERVISTA. Il sindaco di Firenze ha richiamato ieri un migliaio di persone in Fiera a Vicenza in occasione della presentazione dei candidati del partito democratico
«Non dobbiamo avere più paura di Berlusconi e delle sue proposte Basta ricordare quanto ha fatto la Lega per avere più consensi»
Matteo Renzi ieri sul palco della sala Palladio in Fiera a Vicenza. Ha presentato i candidati veneti. COLORFOTO/FULVIO IMPIUMI
Matteo Renzi ieri sul palco della sala Palladio in Fiera a Vicenza. Ha presentato i candidati veneti. COLORFOTO/FULVIO IMPIUMI
Matteo Renzi ieri sul palco della sala Palladio in Fiera a Vicenza. Ha presentato i candidati veneti. COLORFOTO/FULVIO IMPIUMI
Matteo Renzi ieri sul palco della sala Palladio in Fiera a Vicenza. Ha presentato i candidati veneti. COLORFOTO/FULVIO IMPIUMI

«No, la Wanda Osiris no». Rosanna Filippin, segretario regionale del Pd, lo chiama sul palco della Fiera e vorrebbe fargli fare la passerella. Matteo Renzi, appena arrivato da Ponte nelle Alpi, oppone un cortese ma netto rifiuto. «Non sono mica una star», si schermisce. Eppure qualcuno pensa che lei sia come Messi, solo che il Pd non è il Barcellona e per questo l'ha sbattuta in panchina. Non esageriamo. Io la mia partita l'ho giocata e l'ho persa. Questa che stiamo giocando adesso è un'altra partita, sicuramente più importante. E l'importante è che vinca la squadra. La squadra potrà anche vincere ma per fare il governo ci sarà bisogno di un alleato. Monti o larghe intese? No, guardi, qui la verità è che il partito democratico è l'unico che corre per vincere. Sono gli altri che corrono per racimolare un mezzo pareggio. Ma credo che in Veneto potrebbe arrivare una sorpresina mica male. Il Pd davanti al centrodestra in Veneto? La Lega la vedo male, sta perdendo parecchi consensi e si capisce anche perché. Ha promesso il federalismo, ha gridato "Prima il nord" e il primo provvedimento di quel governo è stato quello di dare 120 milioni per sanare la voragine di Catania. I sondaggi, almeno quelli che circolavano prima del divieto, davano però il centrodestra in vantaggio. Come pensa di rimontare? Intanto sono del parere che un politico non deve commentare i sondaggi, deve, appunto, ribaltarli. E poi ci sono altri partiti che, in un certo senso, stanno lavorando per noi. Mi dicono, per esempio, che Grillo stia rubando una montagna di voti proprio alla Lega. Si è fatto dare da Achille Variati la ricetta per estendere a tutta la regione il successo ottenuto a Vicenza? Con Variati formiamo ormai una coppia di fatto. Lui mi ha sostenuto, con un certo coraggio, durante le primarie e io sarò al suo fianco a maggio, in occasione delle prossime amministrative. Variati ha detto che grazie a Renzi «il Pd si è liberato da quello snobismo antico che lo portava a disdegnare chi la pensa in modo diverso, da quella presunzione di "superiorità antropologica" che a lungo ha rinchiuso il centrosinistra in una torre d'avorio minoritaria». Un modo elegante per darle del berlusconiano? Variati ha capito tutto. Io mi sono preso tante critiche per essere andato a pranzo, mica a cena, ad Arcore. Ma lo rifarei mille volte. Così come per Firenze andrei anche dal distributore di benzina di Bettola se Pierluigi Bersani dovesse diventare presidente del Consiglio. Che poi, diciamolo, qualche errore marchiano l'abbiamo fatto anche noi del centrosinistra. La caduta del governo Prodi? Due volte siamo stati al governo e non siamo stati capaci di andare avanti. Questa volta non sarà così. Questa volta Bersani durerà 5 anni. È l'impegno che dobbiamo prendere tutti. Senta, lei dice che il centrosinistra non deve concentrarsi sull'antiberlusconismo. Però, dal punto di vista elettorale, la promessa di restituire l'Imu mette un po' paura, o no? Ma restituire l'Imu non è mica impossibile, potremmo fare la stessa promessa anche noi. Sono quattro miliardi, euro più, euro meno. I furbetti delle quote latte, difesi dalla Lega nord, ce ne hanno fatti pagare più o meno altrettanti. Basta restituire anche quelli e facciamo pari. Molti sostenitori del Pd si sono spaventati anche dopo l'acquisto di Balotelli. E io invece sono contento che sia ritornato in Italia un campione come Balotelli. Ma uno come lui può servire per battere l'Udinese, non per vincere le elezioni. E se i nostri programmi fossero diventati legge, lui avrebbe acquisito la cittadinanza italiana prima di aver compiuto i 18 anni. L'economia è messa male, in Veneto gli imprenditori sono arrabbiati e in difficoltà. Cosa propone il Pd? Faccio spesso l'esempio dei due giovani americani che si ritrovano in un garage per avviare una start up. Se lo facessero a Vicenza, come nel resto d'Italia, arriverebbe l'Ulss e li farebbe sloggiare. Queste assurdità burocratiche vanno eliminate. E di questo rigurgito di Tangentopoli lei cosa dice? Non mi metto a speculare politicamente sugli ultimi arresti, io dico che il Pd vincerà le elezioni senza bisogno di ricorrere a questi mezzucci. Di sicuro non ci dovranno più essere avanzi della politica nei consigli di amministrazione. E lei resta in panchina? Faccio il sindaco, che non è poco. E alle primarie, mi creda, ho più ricevuto che dato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marino Smiderle

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