Nuovo municipio e stadio: la fuga dal centro storico

Libro dei sogni o manuale delle istruzioni per l'uso della città di domani? Di fronte alle critiche delle minoranze, la giunta Variati ha opposto almeno una argomentazione: ci sono progetti pronti a decollare grazie all'intesa tra pubblico e privato. La costruzione della "Città pubblica", infatti, passa attraverso un cachet di accordi con proprietari e investitori privati. In allegato al Pat vengono presentati nove documenti già sottoscritti, che rappresentano la prima pietra del Piano degli interventi, vale a dire della fase operativa che sfocerà nell'avvio dei cantieri. Scopo degli accordi è ricercare un equilibrio tra l'interesse pubblico e il business privato. I due piani di maggior peso specifico per le ricadute sul territorio, per il giro d'affari generato e per i riflessi sul dibattito politico sono senza dubbio il nuovo stadio a Ca' Balbi e il nuovo centro civico all'ex Domenichelli.
LO STADIO. Confermando il fine, ma rivedendo i mezzi rispetto alla passata amministrazione, il Pat di Variati sceglie di spostare lo stadio fuori dal centro cittadino e di portarlo in un'area privata, di proprietà della società "Vicenza Futura", collocata a Vicenza est, in una zona già fortemente congestionata per la presenza di imponenti strutture commerciali: al centro dell'operazione c'è la costruzione del nuovo stadio da 20 mila posti, che sarà di proprietà privata, concepito come un'arena degli eventi, da impiegare per le partite casalinghe dei biancorossi, ma anche per concerti rock e show sotto le stelle. «La proposta - si legge nella relazione tecnica - trova il suo equilibrio economico nella previsione di insediamenti commerciali, direzionali, residenziali e turistici». Superficie utile: 110 mila metri quadrati. Indice di edificabilità: 0,40 metro quadrato su metro quadrato. In cambio il Comune otterrà la demolizione del vecchio Menti, dove sarà sviluppata la cittadella degli studi superiori e universitari, e un nuovo parcheggio di interscambio.
PIAZZA DI BERTESINA. Il Pat tenta di recuperare quanto si era smarrito all'ultimo nel Piano frazioni: la previsione si appoggia alla proposta di intesa preliminare con la quale la proprietà di Villa Curti, a fronte della possibilità di recuperare gli edifici esistenti per valorizzarli a scopo turistico, realizza la sistemazione della piazza di Bertesina, un parcheggio a servizio delle strutture sportive parrocchiali, la sistemazione della viabilità interessata.
MONTE ASOLONE. Ripescato dal pacchetto di Purea finiti nel dimenticatoio ai tempi della giunta Hüllweck, il piano di via Monte Asolone torna di attualità con il Pat grazie all'intesa con la società Marte, che ha progettato di realizzare edifici residenziali a fronte della cessione e sistemazione di una vasta area lungo l'Astichello, della realizzazione di opere di urbanizzazione, della sistemazione di un'area comunale lungo l'Astichello e dell'area dell'ex Centrale del latte, della messa a disposizione di alloggi popolari e di un'area per realizzare un progetto assistenziale da attuare in collaborazione con una Ong.
EX ZAMBON. Il Pat si fa carico di disinnescare una volta per tutte la bomba ecologica dell'ex Zambon, seppellendo l'ascia di guerra che ha generato contenziosi con gli ex proprietari, oggi disposti a firmare un'intesa che, a fronte della realizzazione di edifici residenziali, prevede a carico dell'industria farmaceutica la bonifica dell'area, la realizzazione di un parco urbano e di una struttura di supporto e la realizzazione delle connesse strutture viarie. Una delle ipotesi è di dar vita a una cittadella della sicurezza accanto al parco.
PARKING EUROPA. L'accordo con la Banca popolare di Vicenza prevede la ristrutturazione a destinazione direzionale di parte del parking Europa, in cambio della demolizione dell'ex casa Busato a ridosso delle Mura scaligere prossime al restauro e della sistemazione dell'area che sarà ceduta al Comune.
IL QUARTIERE DEL TEATRO. Nell'ex Pp6, una delle aree d'oro di viale Mazzini, saranno paracadutati crediti edilizi di due accordi che sbloccano annosi bracci di ferro. Con la prima intesa i proprietari dell'area Montagnole, o Giardini Riello, accettano di permutare parte della proprietà con una fetta di Pp6 nella quale realizzare edifici residenziali e opere di urbanizzazione. Con la seconda intesa i proprietari del "Campo federale" nel quartiere di S. Paolo, accettano di permutare la proprietà, previa realizzazione di interventi di riqualificazione, con un'altra fetta di Pp6 nella quale realizzare edifici residenziali, commerciali e direzionali, e le opere di urbanizzazione. Prende così forma il quartiere del nuovo teatro.
EX DOMENICHELLI. E veniamo, infine, all'ex Pp5. Rinunciando alla vecchia idea di costruire il nuovo municipio accanto al teatro in viale Mazzini, la giunta Variati scommette le sue fiches sull'ex Pp5, tra la stazione Ftv e S. Felice. Con la società Ivem si è concordata la realizzazione di edifici con varie destinazioni e una quota aggiuntiva di circa il 30% di parcheggi a uso pubblico. Con i proprietari dell'ex Domenichelli è stata stipulata un'intesa che pone le basi per la costruzione del nuovo centro civico su 2.500 metri quadrati e per la realizzazione di una piazza a uso pubblico.
«La parte che resterà di proprietà della società Maddalena srl - si legge nell'accordo allegato al Piano - potrà svilupparsi secondo una volumetria pari a circa 19.250 metri cubi. Le destinazioni d'uso consentite saranno la commerciale, la artigianale, la direzionale e la residenziale». G.M.M.