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«Monti? Meno simpatico ma più credibile»

L'INTERVISTA. Il presidente della Brembo, candidato alla Camera per Scelta Civica nel collegio Veneto 2, spiega perché ha deciso di impegnarsi con il premier. Alberto Bombassei: «La priorità è l'occupazione: estenderemo i contratti a tempo indeterminato con più flessibilità in uscita»
Alberto Bombassei ieri a Vicenza. COLORFOTO/FRANCESCO DALLA POZZA
Alberto Bombassei ieri a Vicenza. COLORFOTO/FRANCESCO DALLA POZZA
Alberto Bombassei ieri a Vicenza. COLORFOTO/FRANCESCO DALLA POZZA
Alberto Bombassei ieri a Vicenza. COLORFOTO/FRANCESCO DALLA POZZA

Ha fatto una fortuna con i freni ma ora preme sull'acceleratore. Alberto Bombassei, presidente di Brembo, l'azienda nota per la produzione di freni, appunto, ha risposto di sì alla chiamata di Mario Monti e adesso si ritrova candidato con Scelta Civica per Monti nel collegio Veneto 2 per la Camera.

Un imprenditore di primo piano che scende, anzi sale, come dice Monti, in politica. Pensa di riuscire dove molti suoi colleghi hanno fallito?
Per prima cosa sono stato onorato della richiesta che mi ha fatto Mario Monti. Lo stimo, ho apprezzato il lavoro che ha fatto per il nostro Paese e ho pensato che, se posso in qualche modo mettere a disposizione la mia esperienza, questo è il momento giusto per farlo.

L'altro giorno Stefano Dolcetta, ospitando il premier alla Fiamm, ha fatto outing e ha dichiarato che voterà per lui. Pensa che sia un sentimento comune alla categoria?
No, guardi, storicamente Confindustria è sempre stata indipendente dai partiti e tra gli associati ci sono vari orientamenti. Succederà così anche stavolta.

Senta, ma da imprenditore che effetto le fa prendere in mano un'azienda Italia già gravata da duemila miliardi di debito?
Non sarà una passeggiata ma, da imprenditore, dico che bisogna tagliare le spese inutili, eliminare gli sprechi e pensare alla prima priorità che resta l'occupazione.

Già, ma per rilanciare l'occupazione servono politiche studiate per la ripresa, tipo ridurre le imposte. Si può?
Allora, guardiamo a cosa ha fatto Monti durante il suo anno scarso di governo: ha dato una maggiore credibilità internazionale a un paese che l'aveva persa.

I critici dicono che il prezzo pagato dagli italiani è stato pesante. C'è qualcuno che pensa che l'abolizione dell'Imu serva per rilanciare i consumi, l'economia...
Monti sarà forse meno simpatico ma è sicuramente più credibile. È vero che ha imposto agli italiani dei sacrifici pesanti, ma ha presente il pacco che gli aveva lasciato Berlusconi?

Il fiscal compact?
Già, Berlusconi ha firmato questo impegno e poi se n'è andato. Cosa poteva fare Monti a palazzo Chigi? Certo è che adesso c'è la consapevolezza che bisogna puntare sulla ripresa economica. Partendo dall'occupazione.

Cosa propone per rilanciarla?
Con Ichino e Cazzola abbiamo presentato una proposta chiara che prevede di estendere i contratti a tempo indeterminato con maggiore flessibilità in uscita e con nuove tutele per i lavoratori.

Ichino è uscito dal Pd ed è venuto con voi proprio perché le sue proposte in materia di lavoro non erano sempre gradite. In caso di governo col Pd quali idee prevarranno?
Ma io credo che anche all'interno del Pd ci siano persone che, in fondo, la pensano come noi. Penso per esempio a Giorgio Santini, che viene dalla Cisl, e a Carlo Dell'Aringa, un economista competente vicino a Ichino.

Il responsabile dell'economia del partito di Bersani, però, è Fassina...
Sì, e so anche che l'alleato Vendola la pensa in modo molto diverso. Certo, se la campagna elettorale continua così, poi diventa più complicato trovare un'intesa.

Troppe risse?
Non mi piace questo modo di fare. Io rispetto le opinioni degli altri, amo il confronto ma i toni usati in questa campagna non mi appartengono.

Veniamo all'economia. Il Vicentino è terra di piccole e medie imprese che adesso soffrono. Piccolo non è più bello? E la politica come può intervenire?
Mia mamma è padovana, mio padre è veneziano e io sono nato a Vicenza. Posso dire di essere veneto doc, poi trasferito con la famiglia a Bergamo. Questa è terra di imprenditori e credo che si debba fare qualcosa per favorire l'aggregazione tra imprese.

Ci hanno provato in tanti, ma la mentalità è dura da cambiare.
Però il Veneto ha tante aziende che esportano e questo è fondamentale. In Italia ci sono novemila aziende export oriented e 192 mila che esportano saltuariamente. Dobbiamo spingere perché il maggior numero possibile di imprese punti sui mercati esteri. Oggi ho visitato la Forgital di Velo d'Astico, un esempio da imitare.

Dobbiamo aspettarci un Bombassei con qualche ruolo di governo?
Io sono a disposizione, l'ho detto a Monti. Lavoro ed economia sono le mie competenze. Se la mia esperienza dovesse servire...
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Marino Smiderle

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