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Legale Tassitani: speriamo cambi la legge

Venezia. C’è tanta amarezza in casa Tassitani il giorno dopo il pronunciamento della Cassazione che ha mutato in 30 anni di reclusione l’ergastolo comminato in secondo grado a Michele Fusaro, riconosciuto colpevole di aver sequestrato e trucidato nel dicembre 2007 Iole Tassitani, la giovane donna di Castelfranco (Treviso) trovata 12 giorni dopo fatta a pezzi in un garage di Bassano. «Finire così questa vicenda è di uno squallore unico - afferma il legale della famiglia, l’avvocato Roberto Quintavalle - non tanto per vendetta, ma per giustizia: chi ha ucciso è socialmente molto pericoloso, è incredibile che con un reato di questo genere non abbia preso l’ergastolo, soprattutto considerando che 30 anni di pena non saranno, ne ha scontati quattro e tra dieci sarà fuori».

«L’unica speranza che resta per onorare la memoria di Iole - aggiunge - è che approdi presto in Senato la modifica di un articolo del Codice di procedura penale, facendo sì che il rito abbreviato non possa essere concesso per i reati che prevedono l’ergastolo». A sostegno della proposta di modifica, spiega Quintavalle, «ci sono 40mila firme: tantissime, se si pensa che sono state raccolte qui da noi, tra Castelfranco e Bassano. La proposta di modifica è stata poi presentata in Parlamento dal sindaco Luciano Dussin, deputato, ed è stata approvata: adesso si aspetta che la proposta venga presentata al Senato».

«Abbiamo trovato molta sensibilità presso tutte le forze politiche, è una proposta legislativa molto sentita e apprezzata - sottolinea - un iter positivo di questa pratica allevierebbe il dolore della famiglia». Tantissime, intanto, le manifestazioni di solidarietà: «da quando è cominciata questa vicenda - conclude il legale - la gente telefona alla famiglia, a me, o ai rappresentanti comunali di Castelfranco e Bassano con grande partecipazione emotiva: tutti volevano una sentenza finale diversa. C’è stupore e rabbia».

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