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«Le pensioni d'oro devono essere tagliate»

LE INTERVISTE AI CANDIDATI. Il vicesindaco di Vicenza spiega quali saranno le sue priorità. Al primo posto la riforma fiscale sul lavoro. E ha un'idea per finanziarla. Alessandra Moretti: «Sì a Monti ma con un patto di legislatura. Non si può rischiare di andare a votare di nuovo tra due anni»
Alessandra Moretti, candidata Pd alla Camera  nel collegio Veneto 1
Alessandra Moretti, candidata Pd alla Camera nel collegio Veneto 1
Alessandra Moretti, candidata Pd alla Camera  nel collegio Veneto 1
Alessandra Moretti, candidata Pd alla Camera nel collegio Veneto 1

Gira come una trottola per l'Italia e per le trasmissioni televisive che vanno per la maggiore. Ieri sera, per dire, era da Giovanni Floris, a Ballarò, dove peraltro è ormai un habitué. Alessandra Moretti, astro nascente del Pd bersaniano, ha riempito i serbatoi elettorali di entusiasmo e qualcuno già dice che potrebbe entrare a far parte del prossimo governo. «Andiamoci piano, per carità - frena l'interessata - che non venga fuori che la sottoscritta ha pretese esagerate. Io sono a disposizione del partito e farò quello che sarà funzionale al progetto».

Troppo diplomatica, sembra presa dal manuale del perfetto candidato.
No, guardi, semmai sono quelli del Pdl che, prima di andare in tv prendono lezioni di cosa dire o non dire. Io dico la verità: devo solo ringraziare chi, Bersani in testa, mi ha dato fiducia e mi ha dato incarichi a livello nazionale.

Il primo a darle fiducia, per la verità, è stato Variati che l'ha scelta come vicesindaco. La campagna pro-Renzi del sindaco di Vicenza vi ha forse allontanati?
Assolutamente no, finita questa campagna elettorale per le politiche mi metterò pancia a terra per lavorare alla rielezione di Achille. Tra noi c'è un rapporto affettuoso e poi è vero, io gli devo molto.

Pancia a terra per le politiche e in tv, pancia a terra per le amministrative di maggio, dove le trova tante energie? Ha delle pillole segrete?
Macché pillole, la fatica la sento, eccome. L'unica cosa che prendo sono degli integratori per le difese immunitarie. Ma fare politica in questo modo, mi creda, dà la carica.

Anche lei prevede un futuro governo con Monti?
Per la verità noi spereremmo di vincere anche al Senato e di poter così avere i numeri per fare il governo.

Capisco il suo sogno, ma in politica poi bisogna fare dei compromessi. Con Monti si possono fare?
Abbiamo sostenuto l'ultimo governo guidato dal professore, potremmo benissimo studiarne un altro di coalizione, stavolta più politico e, comunque, fondato su un accordo di legislatura.

Teme che si possa ritornare a votare tra un paio di anni?
Questo è un lusso che il Paese non può permettersi. Il nostro imperativo è battere l'idea d'Italia che ha Berlusconi. Monti è europeista convinto, l'intesa si può trovare.

Guardi che poi vi trovate insieme Fini, Vendola e Casini: sicura che regga all'impatto del primo missile di dissenso?
Le nostre regole sono chiare, nel partito si decide a maggioranza. Io credo che un'alleanza chiara fin dall'inizio può reggere anche alle inevitabili differenti visioni politiche su certi argomenti.

Qual è per lei il primo problema da affrontare per far ripartire l'Italia?
Io credo che la priorità sia quella di studiare una riforma fiscale che abbia come principale obiettivo quello di ridurre il costo del lavoro. E poi, con un occhio alle imprese, bisogna introdurre degli incentivi a chi assume e a chi innova.

Una panacea per la ripresa economica. Ma dove pensa di trovare i soldi?
Cominciamo con fare ordine nella macchina pubblica. Tanto per dare un'idea, noi vogliamo introdurre un tetto per gli emolumenti dei manager di aziende statali.

Siete anche per risolvere la grana degli esodati e per ammorbidire la riforma delle pensioni. Il dubbio è sempre quello: con quali soldi?
Per la previdenza abbiamo un'idea forte: ridurre le cosiddette pensioni d'oro.

Anche se sono diritti acquisiti?
Ci sono dei momenti in cui bisogna prendere decisioni eccezionali. La disoccupazione giovanile è ai massimi ed è in crescita. Bisogna fare qualcosa, al più presto.

Senta, cosa risponde a quelli che dicono che è stata scelta da Bersani solo, si fa per dire, perché “bucava” il video?
È la mia attività politica e amministrativa a parlare per me. Ritengo di avere fatto delle buone cose in materia di scuola, per esempio. Se poi riesco anche a dire cose sensate in tv, non lo ritengo un male.

L'ha visto Grillo a Vicenza?
L'ho visto, ma non credo che agli italiani convenga affidarsi a lui.

C'era tanta gente...
La protesta è comprensibile, ma poi tocca governare. Lo chieda a Pizzarotti, sindaco di Parma, che alla fine ha dovuto digerirsi pure l'inceneritore. Prima legge da fare a Roma? La riforma elettorale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marino Smiderle

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