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Le fiamme
della Fòcara
Il magico
Salento d'inverno

ITINERARI. Il Salento d'inverno: una sorpresa tra i borghi minori dove perdersi tra presepi viventi e casàri


A Novoli (Lecce) il 16 gennaio notte d'arte e di musica sfrenata  dopo l'accensione della pira  più grande del Mediterraneo

 In alto la Focara di Novoli. Qui sopra un figurante ad Alliste
In alto la Focara di Novoli. Qui sopra un figurante ad Alliste

 In alto la Focara di Novoli. Qui sopra un figurante ad Alliste
In alto la Focara di Novoli. Qui sopra un figurante ad Alliste

Sorprendente Salento. Anche nella stagione invernale si rivela la terra del calore. Quello delle tradizioni natalizie, che intrecciano sacro e profano ma soprattutto parlano il linguaggio della partecipazione popolare.
I comuni di Alliste, Castro, Galatone, Novoli, Oria, Ortelle e l'Unione dei Comuni Terre di Leuca Bis hanno da quest'anno fatto rete e propongono soggiorni legati alla rappresentazione dei presepi viventi, dove addirittura è possibile partecipare da figuranti (informazioni via e mail living.specchia@libero.it).
A Vignacastrisi, frazione di Ortelle, nei cortili delle case rivivono gli antichi mestieri della tradizione contadina; un chilometro più in là a Castro, Gesù nasce in un tipico borgo medieovale, rievocando San Francesco con il Cantico dei Cantici. Nel castello aragonese si svolgono i processi alla strega e al villano che aveva rubato un cervo, mentre le vie del centro storico si animano di pastorelli e massaie (www.nataleincontea.it). Ad Alliste, sponda jonica, si visitano i presepi e si fanno assaggi di pittule calde e buon vino, mentre i casari confezionano "dentro il presepio" dal vivo mozzarelle e formaggi.
Un altro grande evento si affaccia dopo le feste: la Fòcara di Novoli, il 16 e 17 gennaio, in occasione di S.Antonio abate, patrono del comune salentino fin dal 1664. Si erge nella piazza del paese una piramide di 90 mila fascine frutto dei tralci delle potature, alta 25 metri e larga 20. Una pira imponente, che richiama la torre di Babele e che quest'anno vedrà all'opera l'artista Mimmo Paladino, insieme ai 100 volontari che salgono e scendono le scale già da un mese prima per comporre la pira. È il più grande falò del Mediterraneo, in cima al quale verranno posizionati cavalli in cartapesta della cartapestaia leccese Carmen Rampino.
I festeggiamenti iniziano al mattino del 16 quando si compie il rito antichissimo della "bardatura": una catena umana issa sulla cima l'immagine di Sant'Antonio Abate. Nel pomeriggio si celebra la benedizione degli animali. Poi la sera i fuochi d'artificio: il rogo durerà ore, fino all'alba, e si trasforma in una versione invernale della Notte della taranta. Si tratta di una tradizionale secolare per scacciare tutti i mali dell'anno che se n'è andato e spargere cenere purificatrice. Il tutto sarà accompagnato dalla musica del siciliano Roy Paci, che per il 2012 ha costituito l'Orchestra del Fuoco, un ensemble di 30 musicisti internazionali che realizzerà arrangiamenti e composizioni inedite ispirate alle fiamme. Sul palco, con l'Orchestra del Fuoco si esibiranno Daniele Silvestri, Moni Ovadia e Shantel, per una notte di ballo sfrenato. Promossa da Regione Puglia, Provincia di Lecce e Comune di Novoli in collaborazione con numerosi partner pubblico-privati, la Fòcara è stata inserita tra i beni della cultura immateriale della Regione Puglia e si candida a diventare uno dei beni immateriali dell'Unesco. Per questo è nata nel 2011 la Fondazione Fòcara di Novoli che vuole tutelare lo spirito della festa. www.fondazionefocara.com

Nicoletta Martelletto

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