<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La carica dei 28 candidati per 11 poltrone. La legge taglia i consiglieri

Elezioni comunali
Elezioni comunali
Elezioni comunali
Elezioni comunali

Tra un mese alle urne: il 15 e 16 maggio prossimi, gli elettori di undici paesi vicentini, insieme a circa 1.300 in tutta Italia, saranno chiamati a scegliere il sindaco e contemporaneamente a rinnovare i rispettivi Consigli comunali. Ieri sono state depositate le liste che intendono partecipare alla consultazioni, con qualche sorpresa dell'ultima ora in alcuni Comuni dove si pensava che gli schieramenti fossero ormai consolidati.
Sono 28 in totale i candidati alla poltrona di primo cittadino. Sulla scheda l'elettore troverà i candidati a sindaco del proprio paese, con il simbolo della lista, e potrà anche dare la preferenza per un candidato consigliere, scrivendone il cognome (anche il nome se nella lista ci sono più candidati con lo stesso cognome).
La prima novità, rispetto a quanto accadde cinque anni fa, è che in nessun paese è stata presentata una sola lista. In tutti ce ne sono almeno due, cosa che evita di ricorrere alla regola del quorum (il numero minimo di votanti perché le elezioni siano valide), che avrebbe messo in difficoltà soprattutto le comunità più piccole. Qualunque sia il numero di coloro che metteranno la scheda nell'urna, le elezioni saranno valide.
La seconda novità riguarda il numero dei consiglieri. Le nuove norme in materia di contenimento delle spese degli enti locali hanno disposto che siano ridotti del 20 per cento, in base agli abitanti ma facendo riferimento al censimento dei 2001. Caldogno, unico Comune sopra i diecimila abitanti da quelli che andranno al voto in maggio, avrà 16 consiglieri anziché 20; Costabissara, Gambellara, Montegalda, Orgiano ne avranno a 12 anziché 16, e infine gli altri, cioè Brogliano, Nanto, Monteviale, Mossano, Crespadoro e Rotzo, avranno 9 consiglieri comunali anziché i 12 previsti prima della riforma.

Gianmaria Pitton

Suggerimenti