<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

I video dell'assalto mortale alla gioielleria di Nanto

I rapinatori tentano di abbattere il cristallo antiproiettile con una mazza
I rapinatori tentano di abbattere il cristallo antiproiettile con una mazza
L'assalto mortale alla gioielleria di Nanto

L'arrivo di una Renault Laguna davanti alla gioielleria di Robertino Zancan, a Ponte di Nanto. Quattro uomini a volto coperto che assaltano con mazze e picconi la porta blindata. All'interno c'è un quinto complice, che si era finto un cliente. Con lui la commessa, Genny, che alla vista dei banditi ha avuto la prontezza di bloccare le porte. Tre minuti drammatici. Sono quelli che precedono la sparatoria, costata la vita ad uno dei rapinatori, Albano Cassol, raggiunto da un colpo di fucile sparato dal benzinaio Graziano Stacchio. Tre minuti lunghissimi, ripresi dalle telecamere della gioielleria di Zancan.

Nel filmato si vede l'arrivo dei rapinatori, che danno subito l'assalto alla gioielleria. Prima il tentativo con un piede di porco, poi piccone e mazza. Il “palo” imbraccia un kalashnikov, un altro una pistola. Le immagini riprese dalla telecamera della bussola sono impressionanti. Uno, due, tre colpi violentissimi e la prima porta cede. All'interno della gioielleria c'è il quinto componente della banda, che si era finto cliente. A furia di colpi i malviventi riescono ad aprire uno squarcio nella seconda porta blindata. È allora che il quinto rapinatore riesce ad uscire, mentre Genny prende il telefono per chiamare il titolare, Robertino Zancan. Tre minuti lunghissimi. Tre minuti di terrore. Ma di lì a poco sarà ancora peggio.

Nicola Gobbo

Suggerimenti