Vola altissimo l’assemblea generale di Confindustria, tiene i piedi per terra Laura Dalla Vecchia, a capo della delegazione vicentina di Confindustria formata dai vicepresidenti Armido Marana e Roberto Spezzapria, dalla presidente della Piccola Nicole Tassotti e dai componenti del consiglio generale Renato Zelcher e Mirko Bragagnolo. Sarà che la prima fila all’auditorium Parco della musica di Roma, disegnato da Renzo Piano, è ghiotta. Da Mattarella in giù tutti presenti, con quasi tutto il Governo schierato a partire dalla premier Giorgia Meloni, vestita di bianco, tra Maurizio Gasparri e Ignazio La Russa.
La sfida di Confindustria: «Transizione energetica e tecnologie»
Si parla ad esempio di Europa, ma il punto per la presidente di Confindustria Vicenza è concreto e ineludibile: «Chiederei ai nostri rappresentanti del Governo che l’Italia avesse una propria posizione sulle nuove tecnologie e vorrei che fosse il capo del Governo ad esprimerle. Stiamo subendo i continui “start and stop” legati agli interventi politici di altre nazioni, Germania in primis da cui dipendiamo nella catena di fornitura. Non vedo altrettanta determinazione del nostro governo nel sostenere la posizione dell’Italia sui temi della transizione energetica e della sostenibilità necessari sì, ma nei tempi tecnici che servono per convertire le produzioni, difendere il lavoro e la società, non spinti da ideologie».
La presidente Laura Dalla Vecchia all'assemblea generale a Roma
Sul tema incalza: «Senza una posizione chiara non si riesce a costruire un piano di sviluppo industriale che coinvolga le nostre aziende». Sul piatto energia, automotive ma la prossima settimana nell’agenda europea ci sono i riusi degli imballaggi: «L’Italia - ricorda Dalla Vecchia - è la nazione che ha sviluppato il più grande sistema di riciclo in Europa, eppure non sappiamo ancora quale posizione avremo e quindi cosa rischiamo, considerando il fatto che per altre nazioni investire in impianti di riciclo può rappresentare anche un costo».
Dagli Industriali di Vicenza il sostegno al governo
Non è, sia chiaro, un attacco. «Ho fiducia nel governo - sostiene la presidente - ho apprezzato alcune prese di posizione della premier rispetto al conflitto, ma sono anche consapevole che molte sono le implicazioni delle scelte che non hanno solo risvolti economici, ma si muovono rispetto alle alleanze e alle potenze mondiali».
Intanto ieri Bonomi ha spinto affinché l’Italia, forte della presidenza annuale del G7, svolga un’azione decisa auspicando, cosa che Vicenza ha apprezzato, l’affidamento a Confindustria di coordinare le posizioni delle associazioni d’impresa.
Il momento non è semplice viste congiunture e stime
Il momento non è semplice viste congiunture e stime di queste settimane. Dalla Vecchia non ha scrupolo ad usare la parola recessione: «Già da un anno si è iniziato ad avvertire un’inversione di tendenza - afferma -: il primo semestre 2023 non è andato male, ma abbiamo cominciato a rivedere la cassa integrazione anche nella nostra provincia. Bisogna essere consapevoli delle difficoltà ma è anche vero che nei momenti più complessi, come abbiamo visto in questi anni, si riesce a tirare fuori il meglio».
«Le nostre imprese hanno un importantissimo ruolo»
Ieri da Roma tutti portano a casa motivazioni, anche dopo le parole di Mattarella: «Le nostre imprese hanno un importantissimo ruolo - ribadisce Dalla Vecchia - per lo sviluppo morale e sociale delle nostre comunità».
«Oggi le imprese - aggiunge Marana - sono diventate delle istituzioni». «Mattarella - evidenzia Tassotti - ha dato valore al lavoro e all’impresa e per noi piccoli, che partiamo svantaggiati e con una zavorra, è importante anche sentirsi parte di un’associazione». «Lavoro degno e sicuro - sottolinea Bragagnolo - che non si risolve con un salario minimo legale». Pungola Zelcher: «Dal Governo ci aspettiamo risposte». E Spezzapria conclude: «Intanto continuiamo a rimboccarci le maniche».