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Il talk a Casa Athesis

Alla scoperta deI vini dei Colli Berici, «paradiso della biodiversità» nel cuore del Veneto

Alla scoperta deI vini dei Colli Berici

A Casa Athesis, in Fiera per il Vinitaly Special Edition, il talk dal titolo Supertuscan berici e Gustus, condotto dal giornalista de Il Giornale di Vicenza, Alberto Tonello. Ospiti il direttore del consorzio dei Colli Berici Giovanni Ponchia Angelo Peretti, direttore del Consorzio Bardolino.

 

LA SINTESI DEL DIBATTITO

Giovanni Ponchia: «Il Veneto ormai è casa dei bordolesi e i Colli Berici sono ormai casa di questa varietà. L'identità e l'impronta dei colli su questi vini è da rafforzare anche a livello di promozione Il parallelo più adatto per mettere in relazione i Berici con la Toscana è la coesistenza di biodiversità: i colli berici hanno mantenuto un equilibrio con boschi e ulivi. E' un piccolo paradiso nel cuore geografico del Veneto. L'aumento del caldo per ora non è un problema, anzi, stiamo aumentando le rese. Dobbiamo però ragionare in termini di bevibilità. La biodiversità è la risposta alla richiesta di sostenibilità ambientale: va rispettata la vite ma anche tutto l'ecosistema Sul biologico penso che rappresenti il futuro, ma è difficile da gestire con il cambiamento climatico e le piogge che colpiscono i vigneti In arrivo l'undicesima edizione di Gustus, con l'incontro agroalimentari fra le migliori aziende dei Colli Berici».

 

Angelo Peretti: «La territorialità è fondamentale. Il territorio della Pedemontana dà a queste uve delle accezioni venete e locali: il bordolese veneto ha un'acidità spiccata che rende longevi i vini rossi prodotti qui. I vini dei colli berici traggono dai suoli di quei territori delle prerogative estremamente identificabili: ti sembra di mangiare pezzi di territori. I Colli Berici hanno un clima dolcissimo, lo testimonia la coltura dell'olivo o il fatto che tanti poeti li hanno scelti come dimora: asprezza e dolcezza, rusticità ed eleganza che costituiscono la tipicità di questo territorio. La chiave per la sostenibilità è la biodiversità: il vigneto dev'essere fatto anche da altre piante, reintroducendo varietà che c'erano una volta e che coesistevano con le viti. E non dobbiamo commettere l'errore di vendemmiare quando l'uva non è matura L'arma della vinazione biologica è spuntata a fronte dei cambiamenti climatici. Di sicuro bisogna avere più rispetto della vigna, del suolo e delle persone».

 

Riccardo Verzè

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