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«Siamo poche, ma le donne di scienza dimostrano anche più competenze»

Lara AlbaniaAgnese SonatoMonica Franceschini
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Quattro donne di scienza, ma purtroppo anche “mosche bianche”. È un incontro ricco di testimonianze inedite ma anche un’occasione per riflettere «sugli stereotipi che ancora frenano l’accesso delle donne alle professioni in ambito scientifico», la tavola rotonda in programma domani per il festival “Maps for future” promosso da “Niuko innovation and knowledge”, società di formazione di Confindustria Vicenza. Il festival come noto apre oggi alle 18 a palazzo Bonin Longare con il noto sociologo Mauro Magatti e Maria Paola Biasi di Fondazione Zoé (Zambon group). E domani vede 4 protagoniste per l’evento “Stem, sfide al femminile fra Scienza e It”, in programma nel Complesso universitario di Vicenza, viale Margherita 87, dalle 15 alle 21 con ingresso gratuito (registrazione online obbligatoria su www.mapsforfuture.it). Tra le protagoniste Monica Franceschini, big data architecture manager di “Engineering Ingegneria informatica”, realtà nata a Padova 35 anni fa che con i suoi 12 mila dipendenti in 65 sedi rappresenta l’azienda più grande a livello italiano in ambito informatico. Franceschini, ingegnere padovano «che di fatto si occupa di una delle frontiere tecnologiche più interessanti nel panorama dell’innovazione, nel suo settore - sottolinea una nota - è una “mosca bianca”, se si considera che nelle facoltà di Ingegneria informatica italiane, nonostante i tassi elevatissimi di occupazione dei laureati, ancor oggi le studentesse non raggiungono il 15% e in molte aziende i reparti It sono “territorio per soli uomini”». Nel suo team di ingegneri e informatici una su tre è donna: «Un valore aggiunto, perché le professioniste dimostrano più competenze anche in ambito soft, dalle capacità relazionali con i colleghi alla flessibilità. Le professioni It - osserva la manager– spesso non vengono raccontate nel modo giusto. Nell’immaginario comune sono professioni con un’alta componente di “ripetitività” e meccanicità, ma la realtà è diversa: questo lavoro mi chiede ogni giorno un’elevata dose di creatività, doti di problem solving, persino di fantasia, perché spesso ci sono molte strade alternative per raggiungere un risultato. Se si facesse uno sforzo per raccontare la professione in questo modo nelle scuole forse potrebbe risultare più attrattiva anche per le studentesse». Con Franceschini saranno protagoniste dell’incontro (con la giornalista Giulia Cimpanelli) Agnese Sonato, padovana ideatrice del magazine di divulgazione scientifica per ragazzi Planck!, Alice Ferrari 29enne strategic partnership lead della londinese Founders Factory e la vicentina Lara Albania, innovation manager e carrier coach in ambito Stem, bio-scienziata. Altra novità, nella seconda parte guidata da Azzurro Digitale ci sarà Arianna Giaretta, managing director di Giaretta Italia, azienda di Pove del Grappa specializzata nel settore della pavimentazione industriale (fondata 34 anni fa da Alberto Giaretta, è leader nel mercato europeo e subsahariano) a coinvolgere i partecipanti, attraverso la metodologia del design thinking, nella risoluzione di una sfida concreta con cui si trova a fare i conti la sua impresa. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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