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I dati Istat

Si spende di più per mangiare meno. Risparmi sulla frutta: quasi due chili in meno pro capite

L’analisi Coldiretti: «Le famiglie tagliano gli acquisti e vanno a caccia dei prezzi più bassi»

Si spende di più per mangiare meno. Il caro prezzi taglia del 4,9% le quantità di prodotti alimentari acquistate dai consumatori nel 2023, che sono costretti, però, a spendere comunque il 7,3 per cento in più a causa dei rincari determinati dall’inflazione. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al primo quadrimestre in riferimento al rafforzamento delle azioni di monitoraggio dei prezzi annunciato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), Adolfo Urso per contrastare l’inflazione.

«Il risultato è che i consumi domestici di ortofrutta fresca delle famiglie sono diminuiti dell’8% nei primi tre mesi del 2023 - spiega il presidente di Coldiretti Vicenza, Pietro Guderzo - con ciascun cittadino che, indipendentemente dall’età, ne ha consumata nell’anno quasi due chili in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Cso Italy. Le famiglie tagliano gli acquisti e vanno a caccia dei prezzi più bassi, anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount, alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti».

Fare squadra e sistema è l’unica soluzione. «Occorre lavorare - conclude il presidente Guderzo - per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali, con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi, nonché prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione, come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali ed alle speculazioni».

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