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Prezzi in calo, compravendite su Si torna ad investire sul mattone

Uno scorcio della scorsa edizione di Samoter a VeronafierePrezzi stabili o in calo delle case: spuntano gli investitori privati
Uno scorcio della scorsa edizione di Samoter a VeronafierePrezzi stabili o in calo delle case: spuntano gli investitori privati
Uno scorcio della scorsa edizione di Samoter a VeronafierePrezzi stabili o in calo delle case: spuntano gli investitori privati
Uno scorcio della scorsa edizione di Samoter a VeronafierePrezzi stabili o in calo delle case: spuntano gli investitori privati

Si torna ad investire sul mattone. I prezzi di case e appartamenti sono in calo - come aveva evidenziato nei giorni scorsi anche Fimaa-Confcommercio - e le compravendite sono salite. E non è solo la ricerca della casa-dolce-casa a rendere dinamico il settore immobiliare, ma anche la propensione all’investimento su un bene che può dare frutti. Emerge da più osservatori che in questi giorni misurano il polso al comparto sul mercato residenziale vicentino. Ed è proprio la ricerca di investimenti ad emergere in modo chiaro anche dalle parole di Renato Guglielmi, presidente provinciale Fiaip, che rappresenta quasi 200 agenti immobiliari. I dati di “consuntivo” 2019 saranno resi noti tra la fine di febbraio e i primi di marzo. Ma l’orientamento è ormai chiaro: «In generale - afferma - appare una situazione di leggero decremento dei prezzi sull’usato con un aumento delle compravendite a Vicenza e nei maggiori centri della provincia dovuto proprio al fatto che i prezzi sono scesi e diventano interessanti. E sempre più si presentano investitori privati che guardano alla realtà immobiliare come validissima alternativa al mercato mobiliare e bancario. Complice in questo territorio anche la crisi delle Popolari venete. Sul fronte degli immobili nuovi i prezzi invece stanno crescendo». DIVERSIFICAZIONE. Che negli ultimi tempi si registri un «buon andamento delle richieste ad uso investimento» lo si legge ad esempio nella fotografia di Tecnocasa. Il centro di Vicenza, emerge, viene caratterizzato da valori immobiliari stabili: «Il mercato è vivace e la domanda vede protagonisti soprattutto investitori che mettono a reddito l’immobile, in particolare tipologie piccole, mono e bilocali, da destinare a B&B, oppure da affittare a studenti universitari o lavoratori fuori sede: un bilocale può fruttare 450 euro al mese per arrivare anche a 750 euro. Chi cerca per investimento si orienta su corso Palladio oppure non lontano dalla stazione». Cambi zona e la musica cambia di poco. S. Andrea e Araceli ad esempio: «L’area ospita l’Ospedale di Vicenza e l’università, la domanda di immobili in affitto è buona. Gli investitori cercano piccoli tagli da mettere a reddito e su cui investire non più di 70-80 mila euro per un bilocale che si può affittare anche a 450-500 euro al mese con canoni concordati e cedolare secca». Poi Piscine e Santa Bertilla: «I prezzi contenuti hanno attirato investitori che hanno comprato bilocali da 50-60 mila euro da affittare a 400-450 euro mensili». E così a San Gaetano dove si concentrano scuole superiori e ancora una volta «buona» è la domanda «ad uso investimento». DIFFICOLTÀ. Il calo dei prezzi, come detto aiuta. Vicenza - secondo la fotografia del portale Immobiliare.it - nel secondo semestre 2019 è tra le province venete dove il prezzo medio degli immobili appare in calo (-1,6%) ed è stabile sul prezzo degli affitti (-0,1%). «Gli investitori - sostiene commentando dal suo osservatorio Fabiana Megliola, responsabile ufficio studi Gruppo Tecnocasa - continuano ad essere attratti dall’asset immobiliare, soprattutto in quelle città che per flussi turistici, studenteschi e di lavoratori fuori sede sono interessanti in termini di rendimenti. I canoni di locazione sono attesi in aumento soprattutto nelle aree in cui l’offerta scarseggia a fronte di una domanda sempre più elevata». Del resto si assiste ad una situazione a due facce, come evidenzia Guglielmi: «Da una parte persone che cercano casa ma fanno fatica ad avere un finanziamento, dall’altra parte soggetti che hanno disponibilità economica ampia. Con la conseguenza che c’è tanta richiesta di immobili in affitto e poca disponibilità perché, chi non può acquistare, alla fine sceglie l’affitto. E l’investitore riesce a fare affari interessanti comprando l’immobile a buon prezzo». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Roberta Bassan

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