<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
ACQUISTI- PARTECIPAZIONE

"Pietro Fiorentini": a segno 3 colpi per l'energia rinnovabile

Un container compressore della “Pietro Fiorentini” gruppo che ha il quartier generale ad Arcugnano in zona industriale di S. Agostino
Un container compressore della “Pietro Fiorentini” gruppo che ha il quartier generale ad Arcugnano in zona industriale di S. Agostino
Un container compressore della “Pietro Fiorentini” gruppo che ha il quartier generale ad Arcugnano in zona industriale di S. Agostino
Un container compressore della “Pietro Fiorentini” gruppo che ha il quartier generale ad Arcugnano in zona industriale di S. Agostino

•• La strada è tracciata: l’Europa si è posta l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e di ridurre del 55% le emissioni di gas serra già entro il 2030. Il passaggio dalla produzione di energia da fonti fossili a fonti rinnovabili è un trend inarrestabile e lo stesso Pnrr ha previsto imponenti stanziamenti (70 miliardi) a sostegno della transizione energetica. Una rivoluzione verde che anche le imprese stanno affrontando. Come la “Pietro Fiorentini”, che prosegue rapidamente nella strategia di rafforzare il proprio business ampliando l’offerta di soluzioni tecnologiche avanzate al servizio del settore delle energie da fonti rinnovabili. Il gruppo vicentino che sviluppa prodotti, soluzioni complete e servizi per il settore dell’energia - tra cui impianti per il trattamento del gas e cabine di distribuzione fino ai sistemi di regolazione di pressione e soluzioni per biogas e biometano - negli ultimi mesi ha infatti concluso una serie di operazioni con imprese e startup delle tecnologie per le rinnovabili. Startup green. Nel maggio scorso la “Pietro Fiorentini” è entrata nel capitale sociale della startup tedesca MicroPyros BioEnerTec che opera nel settore delle bio tecnologie, una delle tre realtà al mondo in grado di sviluppare processi di metanazione biologica a livello industriale. La biometanazione è un processo che, in un ambiente in assenza di ossigeno, permette a specifici microorganismi di metabolizzare idrogeno e anidride carbonica producendo metano (e acqua) ed è una delle fonti più promettenti per la trasformazione in bio-metano del surplus di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. È un processo totalmente “verde” che presenta più vantaggi: sfrutta fanghi microbiologici come nutrienti per questi organismi e cattura l’anidride carbonica prodotta nel processo che genera metano. Elettrolizzatori per l’idrogeno. A inizio luglio il gruppo ha invece acquisito il 60% delle quote di “Spi consulting”, startup di Desenzano del Garda che produce elettrolizzatori per la generazione di idrogeno tramite l’elettrolisi dell’acqua (soluzioni EnStack e G-EnStack). In un periodo di transizione energetica gli elettrolizzatori soddisfano più esigenze, tra le quali la necessità di stabilizzare la variabilità della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, permettendo di immagazzinare e consumare l’idrogeno prodotto per generare l’elettricità quando serve. Il processo messo a punto da Spi per la produzione di idrogeno è altamente tecnologico e garantisce vantaggi tecnici e la riduzione di costi di gestione dell’impianto. Investimenti continui. La più recente operazione è avvenuta invece in ambito vicentino con l’acquisizione del 60% delle quote di Biokomp, azienda di Villaverla fondata nel 2012 da Paolo Guerra (a cui resta il 40% del capitale). Biokomp figura tra i più importanti produttori di sistemi di compressione e trattamento per metano, biogas, biometano e gas industriali, di varie portate e dimensioni; in particolare la soluzione dei compressori a vite rotativa è utilizzata negli impianti Fiograde di Pietro Fiorentini per l’upgrading del biogas (che si ricava, in particolare, dalla fermentazione degli scarti agricoli). «Il biogas infatti - spiega il presidente di Biokomp, Sergio Conte, manager di Pierto Fiorentini - prima di diventare biometano deve subire un processo di purificazione per poi essere utilizzato come fonte di energia per trazione o per essere immesso in rete. La tecnologia Biokomp è ottima e il brand riconosciuto. Acquisendo la maggioranza dell’azienda di Villaverla, Pietro Fiorentini ha integrato verticalmente la propria filiera, creando anche le condizioni per far crescere ulteriormente Biokomp nell’ambito delle tecnologie al servizio delle rinnovabili. In questa direzione il gruppo sta investendo in maniera importante da circa 2 anni e continuerà ad investire, anche in risorse umane». Il gruppo Fiorentini conta oltre 2 mila dipendenti, di cui circa 600 addetti nel quartier generale di Arcugnano, per un fatturato 2020 di 398 milioni di cui il 67% generato in Europa (ebita 77,4 milioni). Conta una trentina di sedi tra produttive e commerciali, e coi suoi prodotti raggiunge oltre 100 Paesi nel mondo.•.

Cinzia Zuccon

Suggerimenti