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Marioni: «Porto la mia Askoll Eva in Borsa a giugno»

Il folto gruppo dei relatori all’evento del Raggruppamento Est Vicentino di Confindustria
Il folto gruppo dei relatori all’evento del Raggruppamento Est Vicentino di Confindustria
Il folto gruppo dei relatori all’evento del Raggruppamento Est Vicentino di Confindustria
Il folto gruppo dei relatori all’evento del Raggruppamento Est Vicentino di Confindustria

DUEVILLE. Elio Marioni, presidente di Askoll, si è preso la scena ieri sera davanti a 200 imprenditori all’evento promosso dal Raggruppamento est di Confindustria Vicenza guidato da Stefano Rasotto alla Taplast di Dueville legato al tema della sostenibilità chiave per creare business. Quando tocca a lui testimoniare l’esperienza del suo gruppo industriale produttore dal 1978 di motori elettrici e componenti di elettrodomestici in parte convertito alla mobilità elettrica, parlando delle «mille difficoltà» ma anche delle tante soddisfazioni ottenute nella nuova avventura che lo ha portato a produrre biciclette e scooter elettrici annuncia: «Andremo a quotare l’azienda in Borsa a giugno per la parte che riguarda la mobilità elettrica». A margine dell’evento, a chi gli chiedeva i motivi dell’ingresso nel mercato dei capitali, spiegava che a questo proposito è stata costituita la società Askoll Eva, dove è stato conferito il business legato appunto al mercato che oggi riconosce Askoll come il secondo marchio più venduto in Italia. E dice che l’ingresso nel segmento Aim di Borsa Italiana è il modo per recuperare capitali per quel sogno ancora nello cassetto: la produzione dell’auto elettrica, battezzata con il nome di Eva. Era stato un anno e mezzo fa che Marioni aveva rappresentato tutte le difficoltà per mettere su strada l’auto elettrica a marchio Askoll che consuma come un ferro da stiro e si ricarica come un telefono. All’epoca servivano 150 milioni. Marioni aveva raccontato all’epoca di avere pronta una lettera d’intenti con i cinesi che volevano la produzione vicino a Shangai e il 51% della società. Poi il silenzio. «È andata buca - ha confessato ieri - ci sono stati due tentativi andati a vuoto. Dal governo cinese c’era la massima disponibilità, ma poi l’imprenditore privato ha messo dei paletti e io non mi sono più fatto vivo. Tra un paio di mesi ci accostiamo alla Borsa».

 

REALTÀ. La sfida di Marioni che ha “riutilizzato” il personale per il nuovo business della mobilità elettrica è stato ieri solo uno degli esempi della nuova frontiera legata alla sostenibilità. La sostenibilità può creare business? Se questa è la domanda, la risposta elaborata ieri dentro alla Taplast che crea pompe, pompette, dispenser e dosatori di plastica, è stata del tutto positiva. Il padrone di casa Paolo Santagiuliana e il dg Duilio Sgorbani hanno raccontato il successo di un’impresa con 167 dipendenti, 278 brevetti di cui 97 ancora attivi, che fattura 35 milioni con volumi cresciuti dell’8-11% e ebidta del 13,5%. I loro prodotti sono sostenibili perché consumano meno anidride carbonica nella fase di produzione e sono riciclabili. I concorrenti sono tutti giganti americani: il più piccolo fattura 350 milioni e il più grande 2,1 miliardi. Eppure i colossi della grande distribuzione scelgono loro per il valore aggiunto rappresentato dalla sostenibilità alla quale si rivolge sempre di più il consumatore finale. Taplast fa incetta di premi. L’ultimo - è stato annunciato - verrà ritirato in Australia tra qualche settimana, legato alla dose di innovazione contenuta in uno dei loro dispenser.

 

SFIDA. La sostenibilità è sempre più una necessità, forse perché «non c’è più tempo - afferma Eleonora Di Maria, docente di scienze economiche all’Università di Padova - neppure per il pianeta». E allora si guarda sempre di più all’economia circolare del riuso-riduco-riciclo. E al riutilizzo dei materiali, come spiega Alessio Franconi dottorando a scienze del design dell'Università Iuav di Venezia. Ma si guarda anche sempre più ai valori. Lo testimonia Confindustria Vicenza che, come hanno ricordato ieri prima il presidente Luciano Vescovi e poi la vicepresidente Claudia Piaserico, ha messo il progetto “Fabbricare Valori” fondato sull’interrelazione tra impresa, persone e ambiente al centro delle politiche associative per il 2018. Il presidente Stefano Rasotto chiude il suo mandato alla guida del raggruppamento Est con ospite Nicola Tumolero: anche la sua medaglia di bronzo per i 10 mila metri di velocità su ghiaccio a Pyeongchang è stata un’impresa. 

 

Roberta Bassan

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