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La missione

Il razzo Artemis è decollato, Qascom ora "vede" la Luna

Entro la fine dell'anno prossimo la tecnologia sviluppata dall'azienda di Bassano sarà decisiva per calcolare il posizionamento di un veicolo spaziale sul suolo lunare
Verso la Luna: Oscar Pozzobon, presidente di Qascom
Verso la Luna: Oscar Pozzobon, presidente di Qascom
Verso la Luna: Oscar Pozzobon, presidente di Qascom
Verso la Luna: Oscar Pozzobon, presidente di Qascom

A celebrare con entusiasmo il successo del lancio del razzo Artemis 1 c'erano anche i dipendenti di Qascom, l'azienda di Bassano con all'attivo quattro contratti legati alle missioni che riporteranno l'uomo sulla Luna, e questa volta per restarci e ripartire da lì per l'esplorazione dello spazio. Qascom è tra le imprese leader nel mondo nelle applicazioni per la navigazione e le comunicazioni satellitari e la sicurezza informatica e sta contribuendo a sviluppare i sistemi che permetteranno agli uomini che colonizzeranno il nostro satellite di spostarsi e di comunicare.

Contratti per 2,5 milioni

Qascom ha fatto parte sin dal primo progetto che ha coinvolto l'Italia nel programma Artemis e, nell'ambito di un contratto con Thales Alena Space, ha approfondito gli aspetti preliminari che riguardavano i satelliti e le comunicazioni. Con il secondo contratto, con Esa, l'Agenzia spaziale europea, si sta occupando della simulazione dei satelliti che verranno lanciati in orbita attorno alla Luna, indispensabili per spostamenti e comunicazioni; il terzo contratto, per la Nasa e l'Asi, l'Agenzia spaziale italiana, riguarda invece il cuore della sperimentazione LuGre (Lunar Gnss Receiver Experiment) che per la prima volta proverà a calcolare la posizione di un veicolo spaziale con satelliti posizionati a 400 mila chilometri dalla Terra, il doppio rispetto al limite attualmente raggiunto dalla Nasa. Più recentemente Qascom si è aggiudicata un quarto contratto, con Esa, per realizzare i Radio-Beacon, trasmettitori di segnali che saranno installati sulle future basi lunari in modo che gli astronauti possano spostarsi e comunicare.

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«I programmi lunari ci stanno particolarmente impegnando - spiega Oscar Pozzobon, presidente di Qascom -. Solo in questo ambito oggi abbiamo contratti per due milioni e mezzo di euro, ma sicuramente concorreremo ad altri progetti con l'obiettivo di aggiudicarci commesse future». Si tratta di una quota consistente dei ricavi, seppur distribuiti su più anni, considerato che il fatturato totale di Qascom, tra spazio e difesa, è di 5,5 milioni.

Sulla Luna nel 2024

Il programma di collaborazione internazionale Artemis che coinvolge imprese italiane d'eccellenza è vastissimo. Questo primo lancio prevedeva di testare tutti i sistemi coinvolti nel lancio e la messa in orbita della capsula Orion, che in futuro potrà ospitare fino a 4 astronauti. Il rientro di Orion, con ammaraggio nel Pacifico, è previsto per l'11 dicembre. Entro la fine del 2024 partirà Artemis 2, una missione con astronauti in orbita che però non alluneranno. Tuttavia, ci approderà la tecnologia Qascom grazie alla missione LuGre, nell'ambito della quale Qascom costruirà un modulo per calcolare il posizionamento del veicolo della Nasa che allunerà nel mare di Crisium. E sarà la prima volta di un veicolo sul suolo lunare dalle missioni Apollo degli anni Settanta. La missione che porterà invece la prima donna e il primo uomo sulla Luna, dopo l'Apollo 11, sarà Artemis 3 nel 2025 (o 2026). Per supportare tutte le missioni Artemis, a partire da Artemis 4, si costruirà nel frattempo anche il Lunar Gateway, una stazione spaziale in orbita cislunare che costituirà una base di appoggio per tutte le missioni verso la Luna, e poi verso Marte.

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Crescita del 40% annuo

Il lancio di Artemis è l'inizio di una nuova era nel segno della "space economy" perché le missioni spaziali sono destinate anche a dare slancio all'economia. Sono moltissime infatti le imprese coinvolte nel mondo in questo ambito e ciò influisce positivamente sui fatturati e sulla richiesta di personale specializzato, anche nell'azienda di Bassano che occupa già una cinquantina di addetti. «Qascom cresce al ritmo del 40 per cento annuo - precisa il presidente - e siamo alla continua ricerca di personale. Sono una ventina le posizioni aperte per specialisti in telecomunicazioni, software e elettronica». L'azienda è impegnata anche l'ambito della cybersecurity per la protezione delle comunicazioni nello spazio, e nelle costellazioni di satelliti da posizionare nell'orbita bassa terrestre per comunicazioni meno costose, ma con un segnale più potente e alternativo a quello che oggi si basa sui sistemi Gps e Galileo. 

Cinzia Zuccon

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