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DUE GIORNI IN CASA IEG

La fiera berica crea reti per l’edilizia e l’arredo

L’accesso al nuovo format di Biae  ieri in fieraL’inaugurazione dell’evento con il presidente Xoccato e  le autorità
L’accesso al nuovo format di Biae ieri in fieraL’inaugurazione dell’evento con il presidente Xoccato e le autorità
L’accesso al nuovo format di Biae  ieri in fieraL’inaugurazione dell’evento con il presidente Xoccato e  le autorità
L’accesso al nuovo format di Biae ieri in fieraL’inaugurazione dell’evento con il presidente Xoccato e le autorità

L’incanto di Venezia e delle ville venete, la Vicenza del Palladio, l’imponenza dell’Arena di Verona, la magia del lago di Garda, del Brenta e di tutte le province venete e delle tante strutture ricettive. Se l’obiettivo del video che ha accolto gli operatori stranieri giunti a Vicenza per l’apertura di “Biae, Borsa Internazionale dell’Arredo e dell’Edilizia” era focalizzare l’attenzione sulla capacità della nostra regione di produrre bellezza, non possono che esserne stati conquistati e spinti a fare della capacità creativa che anima da sempre il territorio un valore aggiunto per le loro imprese. Una premessa di successo per la prima edizione della due giorni che promuove nuove opportunità di business all’estero per una trentina di imprese venete della filiera dell’edilizia, selezionate in base alla propensione all’export degli ultimi tre anni. Un nuovo format La manifestazione, inaugurata ieri in Fiera a Vicenza, fa parte del programma di interventi di promozione economica e di internazionalizzazione per il settore secondario messo a punto dalla Regione del Veneto e dal Sistema Camerale assieme a Ieg Italian exhibition group che gestisce la fiera berica. Il format prevede 400 incontri tra le imprese venete, presenti con i loro stand, e 30 compratori provenienti da tutta Europa ed è stato proposto da Venicepromex, agenzia per l’internazionalizzazione del sistema camerale, in collaborazione con “Made in Vicenza”, azienda speciale della Camera di commercio, e Ieg. «Non si tratta di una fiera tradizionale - ha esordito Giorgio Xoccato, presidente dell’ente camerale di Vicenza - ma di una piattaforma che favorisce l’incontro tra le aziende della nostra regione e i buyer, inaugurando finalmente una nuova stagione per i contatti in presenza; dopo le difficoltà del 2020 che hanno visto un calo del 19%, il settore arredo ha già segnato un rimbalzo del 40% in Italia e del 44% a livello regionale e vicentino, sfiorando il 5% in più rispetto al primo semestre del 2019». Sistema casa, edilizia e contract L’intera filiera dell’edilizia regionale solo nel secondo trimestre 2021 è cresciuta del +17,7% e i fatturati delle imprese sono aumentati del +2,5%, ma le sfide naturalmente sono molte. «E il Veneto che non si è mai distinto per capacità di fare squadra - ha sottolineato Ivan Zorzetto, rappresentante del Dipartimento Promozione economica e marketing territoriale della Regione Veneto - in questo caso con la collaborazione di tutti ha dato vita in tempi record al progetto, proprio perché ci crede moltissimo». Negli spazi della Fiera i compratori stranieri incontreranno le eccellenze venete del sistema casa (finiture, arredo, illuminazione e oggettistica), dell’edilizia (impiantistica, domotica, arredo per esterni e altro) e del concract per più importanti progetti d’arredo dall’Horeca, ai teatri, agli aeroporti. «Al progetto e all’importanza di tornare agli eventi in presenza per supportare il rilancio del territorio - ha detto Marco Carniello, Global exhibition director Jewellery & fashion di Italian exhibition group - crede anche Ieg che da più di 70 anni serve proprio le eccellenze del territorio». Non acquirenti, ma partner In questa due giorni di incontri b2b l’obiettivo delle imprese venete è di creare relazioni che non si limitino al semplice vendere e comprare, come ha spiegato Franco Conzato, direttore generale di Venicepromex: «Non stiamo cercando clienti, ma partner. Partner con i quali dar vita anche a nuovi prodotti, questo è il senso del nuovo format. Le nostre imprese possono concorrere al successo delle aziende estere che hanno aderito a Biae perché in Veneto possono non solo contare su una diversità merceologica che comprende tutto ciò di cui possono avere bisogno, ma anche su un’altissima capacità di personalizzazione che non ha eguali altrove». Il Veneto, non a caso, con le sue tante piccole imprese rappresenta il 13% dei 60 miliardi di export italiano. «Perché non bisogna essere grandi per esportare - ha concluso Conzato - bisogna essere unici».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Cinzia Zuccon

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