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DELOITTE BEST MANAGED

Imprese gestite al top: spiccano anche tre vicentine

La “Pietro Fiorentini”: un nuovo ingresso in classifica
La “Pietro Fiorentini”: un nuovo ingresso in classifica
La “Pietro Fiorentini”: un nuovo ingresso in classifica
La “Pietro Fiorentini”: un nuovo ingresso in classifica

 Ci sono le tre vicentine Alpac (Schio), Essetre (Thiene) e Pietro Fiorentini (Arcugnano) tra quelle che hanno vinto la quarta edizione del “Deloitte Best Managed Companies Award” (Bmc), premio istituito da Deloitte Private nell’ambito dell’iniziativa sostenuta da Altis Alta scuola impresa e società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, da Elite, il network e private market del gruppo Borsa Italiana, da Euronext, che connette le imprese a diverse fonti di capitale per accelerarne la crescita, e infine da Confindustria. Tra le tre vicentine, la classifica indica la “Pietro Fiorentini” come una nuova entrata, mentre ad esempio per la Essetre e Alpac il riconoscimento è già arrivato anche in altre edizioni del premio, per cui vengono definite “riqualifiche” dopo ave ripresentato la candidatura. Nove venete Con le tre vicentine, in Veneto spiccano anche FiloBlu, Gibus The Sun Factory, Massimo Zanetti Beverage Group, San Marco Group e Tapì. «Ottimo risultato per le imprese del Veneto: otto, quest’anno, si sono aggiudicate il riconoscimento del Bmc e due di queste – FiloBlu e Tapì – sono riuscite a ottenere il titolo di azienda Gold, ovvero vincitrice di tutte le edizioni del Bmc», commentano in una nota il leader di “Deloitte Private” Ernesto Lanzillo e Andrea Restelli, Partner Deloitte responsabile Bmc. «Un risultato che ci fa sperare in una piena e rapida ripresa di tutto il Veneto, regione che storicamente fa da traino a tutta l’economia del Paese e si distingue per la sua forza imprenditoriale». Eccellenze Sono in tutto 74 le aziende italiane che secondo Deloitte Private «si sono distinte per strategia, competenze e innovazione, impegno e cultura aziendale, governance e performance, internazionalizzazione e sostenibilità». «Questa edizione - sottolinea Lanzillo - come quella del 2020 si è svolta in un contesto di pandemia, con rilevanti ed eterogenee conseguenze sull’attività delle aziende. Guardando al fatturato medio del 2020, secondo un’elaborazione di Deloitte Private su dati Istat, le imprese industriali italiane hanno registrato un calo del -11,5%, quelle di servizi del -12%. Invece, di fronte a una forte contrazione dell’attività economica e del fatturato, le aziende Bmc risultano avere una performance migliore rispetto alla media delle imprese italiane, registrando un incremento medio del fatturato pari al 14,4%. Questo significa forte capacità di adattamento al contesto e reazione sia alla crisi pandemica sia a quella economica. In una sola parola: resilienza. Una qualità indispensabile per puntare sull’obiettivo della crescita a lungo termine». «Rispetto ai nuovi paradigmi al centro del piano di rilancio Next Generation Eu - conclude Restelli - come la digitalizzazione, la trasformazione tecnologica e la sostenibilità, le aziende vincitrici Bmc si collocano già lungo questo percorso».•.

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