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L'operazione

Il gruppo Marzotto salva un'azienda tessile in Brianza

Dall’entusiasmo con cui la Provincia di Sondrio ha aperto domenica la sua pagina di Economia non si possono nutrire dubbi: “Il gruppo Marzotto compra Prosetex, sono salvi i 45 lavoratori”. A mancare è solamente la firma sul contratto di compravendita con i curatori fallimentari Maria Grazia De Zorzi e Paolo Maria Bianconi atteso nei prossimi giorni. Ma l’operazione ormai è conclusa. Il Tribunale di Lecco ha assegnato l’azienda tessile storica di Bulciago, che dal 1964 produce tessuti e velluti per arredamento, a Marzotto Lab, la società del gruppo di Valdagno leader mondiale nella produzione di tessuti di alta gamma per abbigliamento e arredamento. E che in particolare, guidata dal ceo Luca Vignaga, opera nel mondo delle fibre naturali, cotone e lino, velluto e arredo casa. E ora amplia con Prosetex il suo perimetro avendo già all’interno Tessuti di Sondrio, Redaelli Velluti di Guanzate (Como) storicamente del territorio lecchese, Linificio e Canapificio Nazionale di Villa d'Almè (Bergamo), Nuova Tessilbrenta (Sondrio) e Lanerossi Home Textile di Piovene Rocchette che progetta e realizza plaid, coperte e complementi di arredo tessile. Ed è su questo mondo che ora Marzotto investe.

Dall’affitto alla cessione Di fatto l'operazione è la conclusione naturale di un percorso avviato a inizio 2021. Già prima della pandemia la Prosetex aveva mostrato segni di difficoltà, ma l’arrivo del covid - avevano spiegato i sindacati nelle cronache di quei mesi - avevano fatto emergere tensioni di liquidità che hanno portato prima alla cassa integrazione e poi alla procedura concorsuale a cui è seguita l’istanza di fallimento a inizio anno. La prima preoccupazione era stata per i dipendenti. A febbraio Marzotto Group aveva affittato il ramo d’azienda consentendo la continuità operativa dello stabilimento di Bulciago con la sua forza lavoro. Una realtà come detto storica e specializzata, con la caratteristica di produrre tessuti e velluti per l’arredamento, in un ciclo completo gestito tutto all’interno dalla creazione al prodotto finito. Da fine maggio ai primi di agosto si era poi aperta la data room per consentire l’accesso ai dati nella prospettiva della vendita sia dell’azienda che del magazzino con procedura competitiva. Nell’avviso del Tribunale di Lecco è riportata la base d’asta a 1,65 milioni con udienza i primi di settembre. Nei giorni scorsi l’assegnazione (giudice delegato Edmondo Tota) a Marzotto a cui farà seguito la firma sul contratto di compravendita davanti ad un notaio che potrebbe arrivare entro la fine della prossima settimana. Secondo quanto è stato riportato «seguirà un grande evento di presentazione a Milano».

Ancora innovazione Di fatto Prosetex ha già avuto il suo “battesimo” nella famiglia Marzotto con il debutto mondiale al recente Supersalone di settembre a Milano dove Marzotto Lab si è presentata con la volontà di aprire quello che ha chiamato «un nuovo capitolo», segnale concreto della volontà di investire nel mondo dei tessuti per l’arredo di interni con il «racconto» delle sue tre aziende votate al settore: Redaelli per i velluti di ordito, a coste e lisci; Prosetex produttrice di tessuti e velluti per l’arredamento jacquard e Lanerossi. Realtà artigianale Prosetex, ma che da anni spinge sull’innovazione e collabora con il Politecnico di Milano per mettere a punto nuovi tessuti e combinazioni, come l’impiego di speciali resine e nanomateriali, come anche di sostenibilità del ciclo produttivo. Filosofia sposata in pieno da Marzotto che in questi mesi ha implementato nuove strade digitali e showroom virtuali. Il gruppo Marzotto ha chiuso il 2020, anno nero della pandemia che ha avuto gli effetti peggiori nel tessile-abbigliamento, con ricavi per 204,8 milioni (-39,1%), ebitda negativo per 13,6 milioni. Ma ha continuato ad investire. 

 

Roberta Bassan

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