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Fisco

Estate senza le cartelle. Si rinvia al 1° settembre

Cartelle ferme per altri due mesi. Governo e Parlamento ci stanno pensando e, con l'accordo dei partiti, potrebbero decidere di far slittare ancora il termine fissato ora al 30 giugno fino alla fine di agosto, rimandando all'inizio di settembre la ripresa delle operazioni di riscossione. La questione è al centro del dibattito alla Camera sul Sostegni bis, in particolare per le pressioni della Lega che in alcuni emendamenti punta a rimandare tutto a gennaio 2022. La soluzione finale potrebbe rappresentare un compromesso, considerando anche i costi, piuttosto elevati, di un eventuale rinvio a fine anno, ma Matteo Salvini già canta vittoria, intestandosi la misura non ancora approvata. «Passa la proposta della Lega: estate senza cartelle esattoriali», annuncia il leader leghista, calcolando in 163 milioni il numero di cartelle in arrivo. Il fisco è al centro del lavoro parlamentare sul Sostegni bis anche per il probabile rinvio del saldo e acconto del 30 giugno per le partite Iva soggette agli Isa e per la possibilità di diluire la rateizzazione della rottamazione e del saldo e stralcio. Per rispettare i tempi, la proroga del versamento di fine mese potrebbe però arrivare anche con un atto autonomo del governo, probabilmente un Dpcm che sposterà l'attuale termine al 20 luglio. Al Senato è invece il cosiddetto decreto Fondone, il Fondo da 30 miliardi complementare al Pnrr, ad aver registrato alcune modifiche nel percorso di approvazione.

La più avveniristica riguarda lo stop alle trivelle in mare aperto, sostituite da eolico offshore e fotovoltaico galleggiante. Un progetto futuristico e costoso (Enel non ha impianti eolici in mare in nessuna parte del mondo e in Italia porta avanti 3 progetti di fotovoltaico galleggiante in fase autorizzativa in Sicilia, Molise e Abruzzo ma in bacini idroelettrici). I parlamentari però ci credono e votano lo stanziamento di 70 milioni dal 2022 al 2024 per creare un distretto marino al largo di Ravenna, tutto all'insegna delle rinnovabili.

Le risorse arriveranno dal Fondo di sviluppo e coesione: 20 milioni nel 2022 che diventeranno 25 nel 2023 ed altrettanti nel 2024 per costituire un nuovo polo energetico green e riconvertire le piattaforme di idrocarburi Oil & Gas. I nuovi impianti a vento e a sole «produrranno energia elettrica in maniera integrata e saranno in grado di generare idrogeno verde tramite elettrolisi». Con il via libera al dl stanziamenti per 285 milioni arriveranno ai Comuni di medie dimensioni per l'inclusione sociale e la rigenerazione urbana, mentre 115 milioni per migliorare la qualità dell'aria nella Pianura padana e 135 milioni per creare una Rete di interconnessione per collegare le piattaforme delle scuole con quelle degli uffici scolastici

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