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Occupazione

Le imprese vicentine cercano 230 persone al giorno. Ecco le figure più richieste

Secondo i dati del bollettino Excelsior il 62% delle aziende vicentine assume dipendenti. Ma il 48% è difficile da trovare.
I profili specializzati sono tra i più ricercati e tra i più difficili da reperire
I profili specializzati sono tra i più ricercati e tra i più difficili da reperire
I profili specializzati sono tra i più ricercati e tra i più difficili da reperire
I profili specializzati sono tra i più ricercati e tra i più difficili da reperire

Da un anno all’altro la “fame” di lavoratori si fa sempre più grande, ma sempre più ampia è anche la difficoltà a trovarli. Le imprese vicentine cercano complessivamente 230 lavoratori al giorno, il 48% è di difficile reperimento. Percentuale che sale al 68% nel settore delle costruzioni, spinto dallo sviluppo dei superbonus.

Camerieri, cuochi e baristi

Ma oggi le figure più ricercate riguardano gli addetti alla ristorazione tra camerieri, cuochi e baristi. Non va meglio per la meccanica di precisione, che risulta il comparto con maggiore difficoltà a inserire “under 29”.

I dati del bollettino Excelsior sui programmi occupazionali delle imprese rilevati dal sistema delle Camere di commercio ed elaborati per la provincia di Vicenza, fotografano un sistema produttivo che vive una vera e propria caccia al tesoro. Anche se in autunno sembrava essersi attenuata la “fame” di lavoratori, condizionata dall’incertezza delle problematiche internazionali di carattere politico ed economico legate al conflitto in Ucraina, i fabbisogni occupazionali previsti per il 2022 dalle imprese private dell’industria e dei servizi si rivelano maggiori del 2021. E sono il metro dei bisogni e delle figure più richieste anche nel 2023.

Le previsioni

Tra le imprese con dipendenti quelle che hanno programmato assunzioni sono il 62% (il 60% ne hanno meno di 50), percentuale in linea con l’anno precedente. C’è invece una crescita rilevante del numero di lavoratori - con qualsiasi forma contrattuale - previsti in entrata e che passano da 75.900 a 84.890. Cresce anche la propensione delle imprese (da 32% a 36%) a ricorrere a giovani. Nel complesso emerge che le aziende vicentine non riescono a trovare 1 su 2 dei profili che cercano: era il 42% l’anno prima.
Le punte I settori che prevedono più ingressi risultano nell’ordine: i servizi di alloggio e ristorazione, il commercio e riparazione di auto e motocicli, le industrie metallurgiche, la fabbricazioni di macchinari, seguiti da industrie tessili.

Il settore edile

Ma se in testa alla classifica delle professioni più richieste sono gli addetti alle attività di ristorazione, ad avere più problemi di reperimento è il settore edile con punte del 68%, seguito dalle industrie del gioiello con il 62%. E sono queste ultime ad evidenziare una ulteriore difficoltà per il loro settore, legata solo in parte alla mancanza di candidati (16%) ma più (38%) alla “preparazione non adeguata” dei candidati.

Operai specializzati

Non va meglio per gli operai specializzati di difficile reperimento per il 63,8%. A chiedere invece esperienza nella professione (48%) è soprattutto il settore dell’assistenza. Il bollettino evidenzia come a Vicenza siano gli “under 29” la classe di età più ricercata (36%). E ad avere più problemi di ricerca di giovani risultano, ai primi posti, le imprese che cercano operai specializzati nella meccanica di precisione (89%), montatori (78%), addetti alla rifinitura nelle costruzioni (75%).

I titoli

Quali gli indirizzi di studio più richiesti? Emerge come la scuola secondaria (diploma a 5 anni) sia la più gettonata, seguita dalla scuola professionale, in testa l’indirizzo meccanico (per entrambi il 55% dei profili è difficile da reperire). Seguita dalla laurea, con in testa l’indirizzo economico, poi ingegneria. E infine dall'istruzione tecnica superiore.

Corsi di formazione

A fronte delle “carenze” sale la percentuale delle imprese (30%) che effettua corsi di formazione per i propri dipendenti. E quali sono i canali di selezione? Al primo posto candidati conosciuti di persona, seguiti da curriculum trasmessi all’azienda, valutazione tramite conoscenze, società di selezione del personale, avvisi e annunci e, per finire, accordi con le scuole, università o enti formativi.

 

Roberta Bassan

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