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La Qascom sulla Luna, realizzerà i sistemi Gps per i futuri colonizzatori

Alessandro e Oscar Pozzobon fondatori di Quascom
Alessandro e Oscar Pozzobon fondatori di Quascom
Alessandro e Oscar Pozzobon fondatori di Quascom
Alessandro e Oscar Pozzobon fondatori di Quascom

Il lancio di Artemis 1, preparatorio al ritorno dell'uomo sulla Luna (dopo il rinvio per problemi tecnici, è previsto per domani il decollo dal Kennedy Space Center in Florida), è una tappa importante del più vasto programma Artemis della Nasa che coinvolge direttamente anche Qascom, azienda di Bassano tra le leader mondiali nelle applicazioni di navigazione satellitare e di cybersicurezza spaziale.

Qascom nell'ambito di Artemis ha recentemente terminato il primo contratto di studio di fattibilità dell'esplorazione umana sulla Luna, sviluppando i sistemi di navigazione indispensabili per gli spostamenti e la vita sulla Luna quando l'uomo tornerà sul nostro satellite, stavolta per restarci, e per ripartire da lì verso Marte. «Il lancio - commenta Oscar Pozzobon, presidente e ad di Qascom - è un evento molto importante anche per noi che sui programmi lunari stiamo investendo buona parte delle nostre risorse economiche, tecniche e di personale».

Due progetti per la Luna Lo studio di fattibilità è stato eseguito nell'ambito del contratto con Asi, Agenzia spaziale italiana, che ha come primo contraente Thales Alenia Space Italia, ed è una delle poche imprese italiane d'eccellenza a far parte di questo progetto che coinvolge anche Enel, Leonardo e Telespazio. Sempre nell'ambito del programma Artemis, Qascom è coinvolta attraverso Asi nel contratto "Neil" per sviluppare un ricevitore Gps e Galileo per sperimentare per la prima volta nella storia il posizionamento satellitare sulla Luna. Si tratta del cuore della sperimentazione LuGRE (Lunar Gnss Receiver Experiment), nata da un accordo tra Asi e Nasa, e legata alla missione con la quale la Nasa ha pianificato di portare un veicolo spaziale sul suolo lunare, nel mare di Crisium, il prossimo anno. Per la prima volta si proverà a calcolare la posizione di un veicolo spaziale usando i satelliti di navigazione satellitare e a quasi 400.000 km di distanza dalla Terra, il doppio rispetto al limite raggiunto dalla Nasa. Qascom costruirà uno specifico modulo, da installare sul veicolo di allunaggio, che utilizzerà in maniera integrata i sistemi di navigazione Gps (americano) e Galileo (europeo), i cui segnali saranno processati con tecniche innovative rispetto a quelle terrestri per calcolare posizione e tempo sia in fase di viaggio cislunare che sulla Luna. Costruirà anche l'antenna per la ricezione dei segnali che dovrà sopportare temperature da -180° a +100°. Si tratta di un esperimento indispensabile per sfruttare i segnali di posizionamento della futura stazione lunare orbitante Gateway e dei veicoli lunari che si muoveranno tra le basi lunari che ospiteranno stabilmente astronauti e scienziati nella fase di colonizzazione della Luna del programma Artemis prevista dal 2025.

Lunar economy La missione LuGRE porterà per la prima volta tecnologie italiane sulla Luna, e di queste missioni ci avvantaggeremo anche sulla Terra. «Le applicazioni sviluppate per la Luna - spiega il presidente di Qascom - spingono al massimo le tecnologie e il loro utilizzo in condizioni estreme. Migliorare i sistemi di navigazione nello spazio significa quindi migliorare anche la navigazione e le telecomunicazioni sulla Terra o renderle possibili in zone che oggi sono inaccessibili». Con Artemis si apre una nuova era delle esplorazioni spaziali e sono sempre di più le imprese nella "lunar economy": «Nell'ambito della missione LuGRE - prosegue Pozzobon - sono già diverse le aziende vicentine e venete che collaborano con noi nei test di sistemi spaziali, nella produzione di software ed elettronica».

Si assumono 20 specialisti Qascom è in forte espansione, i ricavi stimati per il 2022 nel mercato Spazio e difesa ammontano a 5,5 milioni di euro. L'azienda occupa 50 esperti in software, telecomunicazioni, elettronica e ingegneria aerospaziale, ma per sostenere la crescita ha bisogno di personale: sono 20 le posizioni aperte per ingegneri aerospaziali, elettronici, ingegneri delle telecomunicazioni dell'automazione. Entro l'anno è previsto il trasferimento in un'ampia area a S.Giuseppe di Cassola con tanto di campus per le specializzazioni post laurea in collaborazione con Nasa, Asi e Esa, l'agenzia spaziale europea. L'ambiente si ispira a quello delle big tech americane con tanto verde e servizi per il benessere dei dipendenti e delle loro famiglie. «E disporremo anche di una Misson control room - conclude Pozzobon - ed è da lì che seguiremo lo sviluppo delle missioni nello spazio che ci coinvolgeranno».

Cinzia Zuccon

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