VICENZA. Il gip del Tribunale di Vicenza fa lo "sconto" ai sequestri di beni per un totale di 1,75 milioni di euro eseguiti a metà gennaio a carico di Gianni Zonin e altri 4 imputati per il crac della Popolare Vicentina.
Lo stesso Tribunale, su richiesta della Procura, aveva messo i sigilli a beni e conti degli imputati per 346 mila euro a testa, per evitare si disperdessero o mancassero le garanzie sul pagamento delle spese giudiziarie, della pena pecuniaria, e altre somme dovute all'erario.
Ora però lo stesso gip, Roberto Venditti, ha accolto le richieste di riduzione avanzate dai legali di due degli imputati, stabilendo che è sufficiente un quinto di quella somma - cioè 346 mila euro -, e dissequestrando la parte eccedente, 1,4 milioni. Questo perché il sequestro sarebbe stato eccessivo rispetto alle spese processuali.