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E il cittadino sogna più fatti e meno litigi

STATISTICHE. Un’analisi del Censis fotografa le richieste degli abitanti


E il 49% dei giovani vede nella politica la strada per migliorare la qualità di vita

 I cittadini chiedono alla politica pi&#249; servizi e meno polemiche. ARCHIVIO
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La strada da sistemare, il tetto della scuola colabrodo, il servizio sociale che c'è, ma che potrebbe essere migliorato. E poi ancora la piscina o il campo sportivo da sistemare. Cosa chiedono i cittadini al futuro sindaco? Prima di tutto di essere concreti. Il dato emerge con forza dal 42esimo rapporto annuale effettuato dal Censis sulla situazione sociale del Paese.
Secondo l'analisi, uno dei fattori che più ha inciso sulla scelta elettorale nell'ultima tornata, le politiche dello scorso anno, è stata la volontà di ridurre la litigiosità della politica e le divisioni che impediscono a chi vince di governare e di decidere (per il 27,4%). Perché il senso dell'importanza del ruolo dell'assessore c'è. E lo dimostra un altro dato. Cresce al 24,1% la quota di chi vuole dare più potere agli enti locali, in primis, i Comuni, passando dal 22,1% del 2006 al 24,1% del 2008 (nel 2001 il dato era al 27,7%). Una fotografia che mette in risalto come gli italiani e anche i vicentini, che a breve saranno nuovamente chiamati al voto, abbiano voglia di concretezza. E aumentano anche i giovani che sembrano intenzionati a impegnarsi attivamente, almeno stando ai dati raccolti da Swg per la Fondazione Cittalia, durante la prima assemblea nazionale Anci Giovane (Associazione italiana Comuni italiani), su un campione di 1074 italiani maggiorenni al di sotto dei 35 anni.


L'86% si dice pronto a impegnarsi in prima persona per un cambiamento politico che porti miglioramenti alla società. Come? Per il 49% la strada giusta è l'attività politica. E pare esserci rinnovata fiducia anche verso l'Europa vista come occasione di crescita per il Paese. Il futuro? Stando all'indagine, i giovani vorrebbero un paese multietnico e multiculturale, anche se la preoccupazione di 8 giovani su 10 riguarda la precarietà del lavoro e il basso livello di salari.

Cristina Giacomuzzo

Cristina Giacomuzzo

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