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Schio, collezione più ricca con le opere dal '700 al '900

PALAZZO FOGAZZARO. Da domani le donazioni Calendoli e Panciera
“Giardino e scalinata con cani”, attribuito a Giovanni de Nittis
“Giardino e scalinata con cani”, attribuito a Giovanni de Nittis
“Giardino e scalinata con cani”, attribuito a Giovanni de Nittis
“Giardino e scalinata con cani”, attribuito a Giovanni de Nittis

La collezione civica di Palazzo Fogazzaro a Schio si arricchisce con nuove opere. La mostra permanente, costituita da creazioni artistiche rientranti nel patrimonio comunale frutto di lasciti, donazioni o restauri, è stata aperta a novembre e da allora i cittadini possono visitare le sale dello storico palazzo scledense e ammirare dipinti e sculture che vengono esposte anche a rotazione, vista la grande quantità di materiale archiviato. Alla sezione già allestita e dedicata agli scledensi Ettore Calvi (pittore vittima dell'Eccidio di Schio) e Gaetano Veronese (scultore e autodidatta nelle scienze delle costruzioni), costituita una decina tra disegni e dipinti, oltre ad una grande scultura in ferro, da domani, sabato (inaugurazione alle 17.30) , se ne aggiunge un'altra con una quarantina di opere proposte in una mostra temporanea intitolata “Ritratti e paesaggi dal Settecento al primo Novecento”. Fino al 13 maggio il “museo civico”ospiterà nel dettaglio ritratti, dipinti di famiglia e paesaggi di varia natura provenienti dalla scledense “Collezione Panciera”, con pezzi prevalentemente del XIX secolo, e dalla “Collezione Calendoli”, di origine genovese contenente opere del Settecento e dell'Ottocento. Nelle sale si potranno ammirare ad esempio il “Giardino e scalinata con cani”, di notevole fattura attribuita all'artista Giovanni de Nittis, noto impressionista e verista d'origine italiana ma trasferito a Parigi, due tele di Pio Joris, poliedrico verista appartenente alla cerchia dei seguaci romani di Mariano Fortuny, alcune vedute marine come “Il Palazzo di donna Anna” capolavoro del salernitano Gaetano Esposito o “Marina” di Giulio Aristide Sartorio, romano affine allo stile liberty e simbolista, membro del “Gruppo dei venticinque”, paesaggisti della campagna laziale. Presenti anche significativi paesaggi ad acquerello del francese Paul Huet e del milanese Paolo Sala. Al “Nudo in rosa”, un olio su tela del 1941 realizzato dall'artista scledense Alfredo Ortelli, sarà invece dedicata una sala a parte dove saranno esposti anche alcuni pannelli illustrativi relativi al recente lavoro di restauro che ha riportato il quadro a nuovo splendore. L'intervento effettuato verrà inoltre presentato venerdì 16 marzo alle 11 in un incontro con la restauratrice Aurelia Rampon. A completare l'esposizione saranno alcune opere provenienti dal restauro dell'ex Asilo Rossi, edificio ottocentesco che in futuro diventerà il “Palazzo della Musica” di Schio. La collezione civica Palazzo Fogazzaro, il cui ingresso è sempre libero, è visitabile il venerdì dalle 16 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Ceredo

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