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POESIE SCOLPITE

Lo scultore Pino Castagna era nato a Castelgomberto ( 1932-2017)Le “Vele ” di marmo bianco realizzate da Castagna a Massa Carrara
Lo scultore Pino Castagna era nato a Castelgomberto ( 1932-2017)Le “Vele ” di marmo bianco realizzate da Castagna a Massa Carrara
Lo scultore Pino Castagna era nato a Castelgomberto ( 1932-2017)Le “Vele ” di marmo bianco realizzate da Castagna a Massa Carrara
Lo scultore Pino Castagna era nato a Castelgomberto ( 1932-2017)Le “Vele ” di marmo bianco realizzate da Castagna a Massa Carrara

In città Pino Castagna (deceduto lo scorso 22 febbraio) era noto al grande pubblico soprattutto per aver realizzato, nel presbiterio della Cattedrale, sullo sfondo dell’importante “paramento Civran”, l’altare in bronzo dalla lastra sorretta da 12 elementi verticali, l’ambone, la cattedra episcopale, oltre al reggi-cero pasquale, una croce astile e i candelabri.

Ma suoi lavori sono un po’ dovunque, in Italia e nel mondo: a partire dal formidabile complesso scultoreo con le “vele” in marmo bianco locale nella piazza Bad Kissingen, sul lungomare di Massa Carrara, che perde la sua connotazione di monumento per rivelarsi intuizione poetica. Nell’autunno dell’anno precedente a Castagna era stata allestita, nel Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento di Monsummano Terme (Pistoia) la mostra “Muri. Senso della misura e rifiuto dei limiti” che sviluppava il tema del “muro”, come simbolo del mondo contemporaneo.

Pittore, scultore e designer Pino Castagna nasce a Castelgomberto nel 1932 e il suo itinerario d’artista inizia nel 1959, con l’incontro con lo scultore inglese Michael Noble, che, approdato al Lago di Garda, tra il 1957 e il 1963 si era impegnato nello studio della la creatività dei malati di mente dell'ospedale psichiatrico di Verona con la guida di Castagna e la consulenza dello psichiatra Vittorino Andreoli. Da quel’incontro nacque anche uno studio di ceramica con annessa scuola, denominato “P.C. e N.” la cui produzione era marcata con i monogrammi congiunti dei due artisti, in un sodalizio che si concluderà nel 1964. Parallelamente alla vocazione di ceramista Castagna matura però grande competenza artistica anche su molti altri materiali: dal vetro, al marmo, al legno, al bronzo, all’oro, all’alluminio, la ghisa, il cemento, l'acciaio, inventando e rinnovando l’uso di metodi e progettazioni. Esperienza che all’inizio degli anni Sessanta lo porta con grandi opere nel 1967 e nel 1973 alla Triennale di Milano e nel 1970 e nel 1986 alla Biennale di Venezia. Lavori che oggi figurano in importanti musei d’arte contemporanea e soprattutto in piazze, centri storici di città e siti monumentali: a Imola e Verona, a Lucca, a Rimini, a Bardolino, a Montignoso, a Bolzano, a Pergine Valsugana, anche all’estero, a Monaco, Salisburgo, Svezia, Giappone, Stati Uniti e Africa. Tra le opere monumentali, allocata tra Lione e il Monte Bianco, il grande complesso “Alpinia” in calcestruzzo e acciaio cor-ten, realizzato nel 1991.

E poi il suggestivo “Spino” un nodo di filo spinato in bronzo, installato nel gennaio del 2009 in piazza Isolo, a Verona, su un basamento di pietre nere, per ricordare le vittime della Shoah.

Un altro consistente gruppo di sculture si trova poi alla Fondazione Cini di Venezia, al Musée de plein air “Domaine de l’Amiraute” di Deauville, in Normandia, e a Verona, alla Fondazione Cariverona, mentre una parte significativa della sua produzione grafica è conservata a Vienna, alla Collezione Grafica Albertina, e a Firenze, presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. Una delle più recenti mostre gli venne allestita nel Palazzo Barbaran di Castelgomberto, sua città natale, nell’ottobre del 2015.

Il successo e la felicità inventiva di questo artista sono sostanzialmente dovuti alla sua capacità di portare ad alti livelli un’abilità artigianale e tecnica e di leggere le possibilità espressive meno convenzionali della materia.

Giovanna Grossato

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