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Cultura

Paleontologia: scoperto un nuovo dinosauro erbivoro in Patagonia

Il Chucarosaurus diripienda visse 90 milioni di anni fa

Un team di paleontologi argentini ha rinvenuto i resti fossili di un gigantesco dinosauro dal collo lungo che visse nel territorio dell'attuale provincia patagonica di Río Negro circa 90 milioni di anni fa, durante il tardo Cretaceo, l'ultimo periodo dell'era dei dinosauri. 
Questa nuova specie, scrive il quotidiano Pagina 12, è stata chiamata Chucarosaurus diripienda, e i particolari sulla sua scoperta sono stati pubblicati sulla rivista Cretaceous Research. Come riferisce un comunicato del Conicet (equivalente del Cnr italiano), organismo che ha finanziato le ricerche, i paleontologi hanno trovato qualche tempo fa diversi elementi della struttura ossea e degli arti di due diversi esemplari, a circa 25 chilometri a sud di Villa el Chocón. 

In quella zona ritrovati grandi dinosauri

In quella zona era già stato rinvenuto un gran numero di dinosauri quali il Taurovenator violantei, l'Aoniraptor libertatem e il Tralkasaurus cuyi, che erano enormi carnivori. Matías Motta, coautore della pubblicazione sul ritrovamento, ha spiegato che il «Chucarosaurus è un titanosauro appartenente al gruppo dei sauropodi. Per le dimensioni del suo femore, lungo circa due metri, si stima che dovesse pesare tra le 40 e le 50 tonnellate ed avere una lunghezza di circa 30 metri, il che lo rende la spcie più grande trovata finora nella provincia di Río Negro».

Uno dei più grandi dinosauri ritrovati ma più "agile"

La lunghezza di 30 metri, ha ancora detto Motta, mette il Chucarosaurus al livello di altri giganteschi dinosauri erbivori del Cretaceo scoperti nel sud del continente sudamericano, come l'Argentinosaurus, il Patagotitan e il Notocolossus, che sono anche tra i più grandi in il mondo. Particolare interessante, ha indicato da parte sua Federico Agnolin, altro esperto del Conicet, è che «le ossa conosciute del Chucarosaurus sono notevolmente più aggraziate, il che suggerisce che doveva essere molto più sottile e agile degli altri giganti dell'epoca».

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