Una filastrocca, una ninna nanna di sillabe inventate, per vincere la paura. "Nokinà" è il canto delle madri che con i loro bimbi andavano verso i forni crematori, negli anni orribili nella follia nazifascista. Lo ha immaginato il maestro Bepi De Marzi, scrivendo qualche anno fa questo brano, frutto di un dialogo con Katia Bleier, moglie dello scrittore Gigi Meneghello, sopravvissuta ad Auschwitz. De Marzi lo ha trascritto ora per voci femminili e il canto è stato eseguito per Il Giornale di Vicenza dal coro CantAmarilli, diretto da Nicoletta Tretto. Il Giorno della Memoria è una data straziante che ci richiama al dovere di non dimenticare.