È morto ieri sera a Milano Roberto Calasso, l’editore di Adelphi. Aveva 80 anni ed era malato da tempo. Lo annuncia la casa editrice Adelphi, di cui era presidente. Nato a Firenze nel 1941, lo scrittore ed editore aveva da poco compiuto ottant’anni. Proprio oggi escono i suoi ultimi due libri, Bobi e Memè Scianca.
Nato a Firenze, Roberto Calasso ha vissuto a Milano ed era presidente, consigliere delegato e direttore editoriale della casa editrice Adelphi. È autore di un’opera senza nome di cui finora fanno parte La rovina di Kasch (1983), Le nozze di Cadmo e Armonia (1988), Ka (1996), K. (2002), Il rosa Tiepolo (2006), La Folie Baudelaire (2008), L’ardore (2010), Il Cacciatore Celeste (2016), L’innominabile attuale (2017), Il libro di tutti i libri (2019) e La Tavoletta dei Destini (2020). Ha pubblicato inoltre il romanzo L’impuro folle (1974) e i saggi I quarantanove gradini (1991), La letteratura e gli dèi (2001), Cento lettere a uno sconosciuto (2003), La follia che viene dalle Ninfe (2005), L’impronta dell’editore (2013), I geroglifici di Sir Thomas Browne (2018), Come ordinare una biblioteca (2020) e Allucinazioni americane (2021). I suoi due ultimi libri, di ispirazione autobiografica, sono Memè Scianca - che contiene ricordi d’infanzia - e Bobi, un ritratto di Roberto Bazlen. Ha curato e tradotto testi di Nietzsche, Karl Kraus, Kafka.
I libri di Roberto Calasso sono tradotti in 28 lingue e pubblicati in 29 paesi.
«Con la scomparsa di Roberto Calasso viene meno un pilastro dell’editoria italiana e un intellettuale straordinario capace di una sapiente visione della nostra cultura e delle sue radici». Così il Ministro della cultura, Dario Franceschini, nell’apprendere della scomparsa di Roberto Calasso.